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Commento di pv21

su Il nuovo articolo 18: una patacca


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pv21 15 aprile 2012 19:47

Regressione >

Monti ha avuto “carta bianca” nel fissare i “sacrifici” della sua manovra salva-Italia. I partiti di maggioranza hanno dovuto “validare” quel suo “rigore” imposto dal rischio di dissesto finanziario.
Forte della “credibilità” così acquisita Monti ha però preteso di dettare anche le riforme da lui “volute” per fare “crescita e occupazione”.
Convintosi di un mandato “salvifico” non ha temuto di innescare lo scontro sociale, arrivando a minacciare perfino di andarsene.

Esemplare è il caso della riforma del mercato del lavoro.
Se il 20 marzo avesse “condiviso” la modifica (alla tedesca) proposta sull’art.18, Monti avrebbe stilato il “verbale” di accordo con tutte le parti sociali.
Risultato tanto “concreto” quanto “apprezzabile” dai partiti della sua stessa maggioranza.

Monti ha scelto invece di “escludere” l’intervento di “forze importanti, ma esterne al governo” e di riaffermare le proprie “prerogative” decisionali.
Ergo.
A distanza di un mese la partita è tutt’altro che conclusa.
A Fornero non resta che ammettere che “senza l’approvazione del Parlamento il governo va a casa”.
Se riequilibrare il bilancio è esercizio contabile (roba da “tecnici”), governare è sfida “politica” di capacità e metodo.
Il tempo non cancella mai le Voci dentro l’eclissi di uomini esempio di coerenza, impegno civile …


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