Risacca >
Monti vara la sua manovra salva-Italia da almeno 40 miliardi.
Alle nostre Banche arrivano circa 260 mld prestati dalla Bce all’1%.
Viene scongiurato il default della Grecia.
Di pari passo lo spread tra Btp e Bund tedeschi comincia a ridursi. Il tasso d’interesse cala dal 7 al 5%.
A febbraio Bankitalia arriva a pronosticare uno spread “ragionevole” tra 150 e 200 punti.
Monti presenta le tre riforme da lui “volute” per fare “crescita e occupazione”.
Non è sufficiente. Passata l’onda torna la risacca.
Da fine marzo lo spread risale verso i 350 punti.
Riemerge il vero problema irrisolto.
E’ da agosto 2011 che la Bce sollecita delle “misure concrete” per rilanciare lo sviluppo. Da allora l’unica cura conosciuta e praticata (anche dai “tecnici”) è stata quella di tasse e tagli a carico dei “soliti noti”.
Centinaia di miliardi sono fagocitati da evasione, corruzione e sprechi di spesa pubblica. Eppure nessuno ha saputo trovare quel minimo di risorse necessarie per stimolare investimenti e consumi.
Così non si risolve quella crisi che grava da troppo tempo come Se fosse Stagnazione …