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 Home page > Tribuna Libera > Niente Imu per le Fondazioni Bancarie. Una nuova religione?

Niente Imu per le Fondazioni Bancarie. Una nuova religione?

Prima erano esentate dall'Ici le Chiese, ora dall'Imu le Fondazioni Bancarie (che controllano le Banche, ndr). Non so, io ci vedo un parallelismo preoccupante.

È questa forse la nuova religione da seguire? Sono le banche i nuovi "luoghi di culto"?

Nel linguaggio comune si sente alludere spesso, perlopiù in tono dispregiativo, al "Dio Denaro" e con questa mossa, questa espressione gergale diventa legittima e giustificata.

Io non prego né Dio né il Denaro, io prego l'Uomo, come motore di sviluppo, progresso, come fulcro centrale dell'evoluzione e della speranza.

Prego la Cultura, come imprescindibile condizione affinché l'Uomo diventi il volano della Società. Prego per l'Uguaglianza, come causa e come conseguenza del cambiamento.

E non lo faccio in nessun luogo e modo in particolare. Lo faccio informandomi e studiando, scrivendo ed informando a mia volta.

Chi esenterei io dall'Imu? Una cartiera che produce carta riciclata, un laboratorio di ricerca, una biblioteca, una centrale fotovoltaica, un teatro. Sono questi, i miei luoghi di culto.

LEGGI ANCHE: Niente Imu per le fondazioni bancarie. Il governo: “Sono associazioni benefiche”

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.12) 7 aprile 2012 20:06

    Risacca >

    Monti vara la sua manovra salva-Italia da almeno 40 miliardi.
    Alle nostre Banche arrivano circa 260 mld prestati dalla Bce all’1%.
    Viene scongiurato il default della Grecia.
    Di pari passo lo spread tra Btp e Bund tedeschi comincia a ridursi. Il tasso d’interesse cala dal 7 al 5%.
    A febbraio Bankitalia arriva a pronosticare uno spread “ragionevole” tra 150 e 200 punti.
    Monti presenta le tre riforme da lui “volute” per fare “crescita e occupazione”.

    Non è sufficiente. Passata l’onda torna la risacca.
    Da fine marzo lo spread risale verso i 350 punti.
    Riemerge il vero problema irrisolto.

    E’ da agosto 2011 che la Bce sollecita delle “misure concrete” per rilanciare lo sviluppo. Da allora l’unica cura conosciuta e praticata (anche dai “tecnici”) è stata quella di tasse e tagli a carico dei “soliti noti”.

    Centinaia di miliardi sono fagocitati da evasione, corruzione e sprechi di spesa pubblica. Eppure nessuno ha saputo trovare quel minimo di risorse necessarie per stimolare investimenti e consumi.
    Così non si risolve quella crisi che grava da troppo tempo come Se fosse Stagnazione

  • Di (---.---.---.227) 11 gennaio 2013 20:56

    MA NON PAGAVANO ANCHE L’ICI.

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