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Commento di Anellidifumo

su Miracolo a Sant'Anna, un disastro cinematografico


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Anellidifumo 6 ottobre 2008 01:55

Come ho detto anche nel post, la cosa (di gran lunga) più interessante del film di Lee è il rapporto razziale. Ossia, ti faccio un film non solo sul corpo di soldati afro-americani che combatterono in Italia nella 2GM, ma anche sul fatto che questi venivano trattati meglio (nel senso che venivano trattati come uomini uguali a tutti gli altri, prima ancora che come "liberatori") dalla popolazione bianca italiana (in teoria, dunque, popolazione nemica) rispetto a come li trattavano i bianchi degli USA o i loro stessi commilitoni bianchi (superiori o di pari grado).

Questo tema, che il film tratta e sottolinea, poteva essere sviluppato ancora di più, secondo me, e proprio per questo il titolo del film avrebbe dovuto essere incentrato su questo corpo di soldati dalla pelle nera. Nel post avevo suggerito: "Buffalo Soldiers", che in italiano poteva suonare "Il corpo Buffalo", "I soldati della Buffalo" o qualcosa del genere.

Il punto è che Lee ha cercato di fare un minestrone. Ha cercato di raccontare diecimila fili narrativi nello stesso prodotto. Il risultato è pessimo: come film storico di guerra fa pressoché ridere, come film sulla Resistenza peggio mi sento, come film sociale sui neri che combatterono in Italia dice troppo poco. Aggiungi il guazzabuglio linguistico, la sceneggiatura non credibile che fa acqua da tutte le parti, gli elementi gratuiti di fantasy e i macro-errori di edizione e hai il più brutto film che io abbia mai visto. E t’assicuro che sono andato a vederlo con un pregiudizio positivo: a me in genere i film di Spike Lee sui ghetti d’America piacciono.


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