Intaccare l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, è un modo molro elegante per allontanare e togliere potere alle strutture sindacali, in un paese che deve vedere la ricrescita tramite un incremento in dustriale, deve avere delle leggi che facilitino le nuove assunzioni, in particolar modo giovani, categorie protette e lavoratori in mobilità da ricollocare nel mondo lavoro.
Indebolire l’articolo 18 è togliersi dalle scatole delle compagini sindacali dalle aziende, infatti chi si farà la tessera verrà licenziato, andando ad incrementare il clima di precarietà che sta facendo stagnare la nostra società, si solo la nostra, perchè è vero che al nazioni almondo possieggono un sistema più elastico di mobilità sul posto di lavoro, ma tutta la società a partire dalle banche con l’accesso al credito, sono conscie di questo e fano prestiti senza garanzie, di noi presentarsi oltre i 40 anni senza un contratto a tempo indeterminato equivale a la bollatura di sfigato, al quale non può essere concesso credito se non a fronte di garanzie assurde da mezza famiglia.