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Commento di

su Cosa non va nel nuovo decreto sugli shopper biodegradabili?


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27 gennaio 2012 10:04

Miro, credo che tu abbia ragione, noi poveri cittadini dovremmo essere al corrente di tutto, ma i grandi, i potenti cercano di nasconderci tutto, o meglio in questo caso imporci tutto. Per ritornare al discorso dei sacchetti e del mais, chiediamoci : chi di voi ha scelto di avere i sacchetti in mais? Io credo nessuno, ce lo hanno imposto! Come un sacco di altre cose. Voglio usare il linguaggio del popolo cosi che tutti possano capire, ci stanno prendendo per il naso, e noi accettiamo, ma non perché siamo stupidi solo perché abbiamo altri problemi da risolvere, c’è chi non ha lavoro, c’è chi ha debiti, c’è chi è malato … quindi in questa situazione dovremmo avere un governo, e ribadisco GOVERNO, che si occupi di noi, chissà se in questo caso lo sta facendo, tralasciando la miriade di questioni sicuramente più importante di quella relativa agli shopper, tornando sulla stessa, sfido chiunque a dire che:

1: Usare il Mais, ALIMENTO!!!!, sia più idoneo che usare plastica, io se devo pensare ad un futuro preferisco rimanere senza carburante, senza elettricità, e senza qualunque altra comodità artificiale, ma preferirei mangiare, mangiare mais a volontà!! Il cibo non deve essere toccato, come l’acqua e le risorse fondamentali alla nostra vita. Usare il mais per produrre sacchetti mi sembra un eresia! È Folle e il governo lo permette! Io non ho la raccolta dell’umido e quindi il sacchetto di mais lo butto nel sacco nero, sapete perché non lo butto nella raccolta della plastica? …perché inquinerebbe il riciclo della plastica che può essere rigenerata per dar vita ad altri oggetti utili alla nostra vita. Pensate che la carta sia più nobile? Forse inquina di più! Quindi il caro sacchettino in mais io a casa mia lo butto nel sacco nero, butto il cibo! Sapete che secondo lo standard tecnico EN 13432 che voglio far diventare norma, neanche un bastoncino di legno è biodegradabile, neanche la buccia di banana, il bastoncino di legno ci mette circa due anni a biodegradarsi. Vogliono reinventare un termine solo per un prodotto il Mater-BI, e io lo chiamerei il Mater-Bi Spa, e Novamont SpA sapete chi ci è dietro? Vi invito a cercare, ma vi suggerisco che Banca Intesa! è socio di maggioranza, la banca , i potenti, sono a capo di questa grande follia del mais, il caro CORRADO PASSERA e adesso al governo come Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti credete che non ci abbia messo lo zampino…veramente riflettete su questa follia, e se volete fate come me rifiutate il sacchetto in mais e prediligete altro, ma non il cibo per trasportare la vostra spesa!

2: Sapete che con questa storiella che cercano di montare, circa 30.000 persone ( possibili 30.000 famiglie) rimango a casa, visto che loro aziende non posso convertire la produzione a sacchetti di mais, e questo è sviluppo economico! Io lo chiamerei LUTTO economico. In commercio già usate in altre parti del mondo ci sono gli additivi per la plastica biodegradabile, è vero quelli OXO – Degradabili tipo d2w e epi, sono forse dannosi visto che usano elementi metallici, e poi disgregano la plastica, ci sono studi che hanno evidenziato il rischio dei sacchetti oxo-degradabili. E poi ci sono gli additivi tipo ECM io gli ho visti per la prima volta negli stati uniti in alcuni prodotti e devo dire che la loro tecnologia è molto più interessante specialmente che i prodotti biodegradabili ecm si possono riciclare, anche discovery ne ha parlato.

3: Qui vorrei rispondere al sig. Sandro Kensan, la plastica deriva dal petrolio una fonte fossile, che ci da la nostra stessa terra, e che dopo esser stato lavorato ci permette di avere il carburante e altri prodotti tra cui quelli plastici, sbaglio o se ti guardi in torno, forse anche quello che stai usando per scrivere è plastica, abbiamo tanta plastica intorno a noi, e secondo me è più nobile che altri prodotti. Pensiamo al costo della benzina e le varie tasse che paghiamo su di essa: finanziamento guerra Etiopia 1935, Crisi del canale di Suez del 1956, disastro del Vajont 1963, alluvione di Firenze del 1966, terremoto del Belice del 1968, terremoto di Irpinia del 1980, finanziamento della guerra del Libano del 1983, finanziamento della missione in Bosnia del 1996, crisi Libica del 2011, alluvione in Liguria di novembre 2011 (Grazie Enrico Brignano delle iene che ci ha illuminato ieri), mi sembra molto più folle questo. Il mais è un cibo che mangiano soprattutto mucche e pesci??? Ma stiamo scherzando? Il mais è la principale fonte di cibo di molti paesi in via di sviluppo, scusate dimenticavo gli “abitanti del Malawi si stanno trasformando in mucche e pesci!” Follia! E il rincaro del pane e altri beni alimentari a causa uso delle risorse alimentari in modo sbagliato! Sapete che stanno distruggendo la foresta equatoriale per piantare palme e produrre Bio-diesel? E poi dicono che il clima cambia! Studiate invece di parlare a caso.

Prima di usare termini come Vegetariani, impara che se dovessimo evolvere in questo senso dovremmo essere Vegani e non Vegetariani, non dovremmo assumere alcun derivato del latte! Sai come sfruttano le mucche per produrlo, e sai come le portano al macello, e sai come trattano i polli, e sai come uccidono i pulcini e sai un miliardo di cose che non vediamo ma esistono!!! Impara a informarti prima di parlare. Potremmo benissimo vivere come vegani.

Sapete che dopo il raccolto del mais, bisogna ritrattare il terreno per farlo ricrescere, con prodotti spesso cancerogeni che finiscono nel sotto suolo e nelle falde acquifere!

Concludo:

Il Mais è una lobby anti ambientalista, come quella fantomatica associazione LEGAMBIENTE che secondo me tra poco chiameremo LEGAMBIENTE SPA! Ma andate a fare il giusto lavoro che vi compete e smettete di nascondere i vostri interessi economici!! Il MAIS è CIBO e non si tocca, invito tutti a rifiutare la busta in mais che espone il LOGO MATER-BI!

Mr. Indignados


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