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Commento di maurizio carena

su AgoraVox, libertà d'espressione ma non d'insulto


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maurizio carena maurizio carena 9 febbraio 2009 17:36

  Caro Francesco,
 d’accordissimo sul provvedimento contingente cui ti riferisci.
 Io stesso ho chiesto una cosa "odiosa" come la moderazione dei commenti, del vandalo in malafede, al mio ultimo articolo (e sapendo che avrei creato un grave precedente).

 Ma ho voluto "insistere" sull’argomento solo perche’ ritenevo che cio’ che l’ha originato, il breve pezzo del bravo Francesco Rossolini, non fosse sufficientemente argomentato e potesse creare equivoci, su un argomento di somma importanza: la liberta di espressione. Inoltre credo che il dialogo sia una suprema virtu’, visto che nessuno conosce la verita’ e impariamo solo dai nostri errori.

 Noi siamo in buona fede ma non vorrei che, un domani, il potere, un qualunque potere, dal governo a una redazione, potesse imporre una qualsiasi censura alla liberta’ di pensiero, coi piu’ nobili principi. Com’e’ sempre accaduto. Perche’ nulla e’ aquisito per sempre, come tu sai.

 Mi rendo conto che certe provocazioni, evidentemente, qui e ora, non sono tollerate e vanno censurate, ma quella bilancia pende per un capello o, almeno, dovrebbe. E solo sino a quando non troveremo il modo di lasciar esprimere tutte le voci; sempre che quel sistema si trovi, sempre che quel sistema esista.
 Quindi, ben venga, oggi, la (sporadica) "moderazione" dei commenti e la loro eventuale eliminazione ma consapevoli che si tratta di censura, il peggior sistema, (parafrasando qualcuno), ma non se ne conoscono di migliori.

 Mi piacerebbe, detto per inciso, scrivere un pezzo sull’argomento, magari per ampliare e vedere da un ulteriore angolo visuale quanto esposto da Francesco Rossolini, anche se sono piu’ i dubbi che le "certezze"; mi sto domandando se potrebbe essere d’aiuto ad una maggior comprensione.
 Semmai lo faro’ sara’ piu’ per i commenti e il dialogo che spero riuscira’ a stimolare che non per il "valore" del pezzo in se’, difficile e meritevole di ben altro autore che il sottoscritto.
 Inutile aggiungere che comprendero’ se la redazione non riterra’ opportuno "pubblicarlo".

 Ti ringrazio per l’interessamento che hai dimostrato e i miei complimenti per come state gestendo dalla redazione questo nuovo tipo di giornalismo e tutti i suoi piccoli grandi problemi.
 Saluti.
 m.c.





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