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Commento di maurizio carena

su AgoraVox, libertà d'espressione ma non d'insulto


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maurizio carena maurizio carena 9 febbraio 2009 15:35

 Mi faresti una lista degli "insulti" che tu proibiresti?
"Culo", per esempio, sarebbe tra quelle? E allora il vaffanculo day l’avresti censurato?
"Padrino" lo consideri un insulto? Non lo e’ infatti. Eppure Montanelli, Indro Montanelli, lo storico maestro di giornalismo italiano venne prima querelato da DeMita e poi, successivamente condannato, per la "colpa" di aver chiamato il notabile democristiano "padrino" in un suo fondo.
 E si potrebbe continuare all’infinito: comunista e’ un’insulto? e fascista lo e’ oppure no?

 Le parole sono pietre, ma pietre diversissime tra loro.
 L’insulto dipende quindi dal contesto, dalla fonte, dall’intenzione, da molte cose. Non e’, credo, cosi’ semplice.
 A volte l’insulto e’ un grido di dolore, di chi vorrebbe magari esprimersi meglio ma non ne ha i mezzi. E credo che il sottile veleno degli azzeccagarbugli prezzolati del potere sia molto piu temibile, anche se educato. Infatti Mussolini, inventore dei "reati a mezzo stampa" italiani, oltre all’ingiuria previde la "diffamazione", con cui, ancor oggi si trascina in tribunale Travaglio (e non solo lui)

 E comunque mi spaventa un po’ la sicurezza dei 19 contro i 3 dubbiosi. Io mi reputo il piu’ dubbioso dei tre. Non ho una ricetta, a parte la moderazione contingente dei troll. Ma mi pare sfugga il pericolo al quale ci si espone.
 Per scuotere il potere servono parole sempre nuove. Trovare il limite e’ difficile, se non impossibile: e’ un continuo, credo, ballon d’essai.
 Forse, in casi estremi, bisogna censurare, pardon: moderare. Io stesso ho recentemente richiesto tale provvedimento, dopo i vandalismi sugli articoli dedicati alle elezioni regionali sarde. Pero’ bisogna rifletterci un milione di volte, caso per caso, sapendo che si tratta di censura e ricordarsi sempre che, come diceva Eduardo Galeano, non bisogna aver paura delle urla dei violenti, ma del silenzio degli onesti. Specie per chi scrive. 




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