Di recente ho letto
con interesseCon i soldi degli altri, che pur essendo del 2009 è di
una sorprendente attualità. Vorrò leggere anche Finanzcapitalismo(2011). Quello che però mi lascia perplessa è lo scarso dibattito sul
tema della sovranità monetaria, che insieme con la finanziarizzazione dell’economia
incide sugli attuali assetti. Diviene ormai
indispensabile per uscire dall’asservimento alla moneta-debito una riforma
concepita sulla finalità di restituire allo Stato la funzione monetaria ed ai
cittadini la proprietà della moneta, dando inizio ad un sistema di democrazia integrale in cui i popoli non
abbiano solo la sovranità politica, ma anche quella monetaria.Insomma,
lo Stato, invece di crearsi il suo denaro a costo zero e senza interessi (come
farebbe uno Stato Sovrano), lo acquista con titoli di Stato (indebitandosi) da
banche private con cospicui interessi, per cui l’attuale debito pubblico è
matematicamente impagabile. Infatti, per azzerare tale debito pubblico italiano
bisognerebbe creare altri 1.900 miliardi di euro, che nella situazione attuale
di assenza di sovranità monetaria, con la cessione della potestà di emissione
delle banconote ad un sistema bancario privato, vorrebbe dire creare ulteriori
titoli di Stato (di indebitamento) per 1.900 miliardi, portando così il debito
pubblico a 3.800 miliardi! Ed è per questo che il debito pubblico prima o poi
non può che essere ricusato, ovvero annullato: è impagabile (nella situazione
di mancanza di sovranità monetaria). Lo Stato ritiri al sistema bancario la delega ad
emettere le banconote, stampando lui stesso le banconote -come già fa per le
monete metalliche- (http://www.agoravox.it/Sovranita-monetaria-per-de.html,http://www.agoravox.it/Il-Sgreto-del-Debito-Pubblico.html , http://www.fuoricentroscampia.it/politica.php?id=1622,http://www.petizionepubblica.it/?pi=MM1951). Claudia Del Vento