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Commento di Lorenzo M.

su Ai miei amici al fronte


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Lorenzo M. 1 ottobre 2008 17:21

onestamente rabbrividisco a vedere paragonato un intellettuale coraggioso come roberto saviano a un piccolo delinquente di provincia come il factotum di telejato, che ha una sfilza di precedenti penali gravi e documentati e ora appare all’esterno, a chi non lo conosce, una specie di eroe. sinceramente, noi che lo conosciamo da quando era un piccolo maneggione di piccoli appalti pubblici, da quando veniva condannato e scontava vari anni di galera per emissione di assegni a vuoto, ricettazione, truffa, ecco a noi vengono un pò i brividi. perchè combattere la mafia, purtroppo, non è solo urlare insulti ai mafiosi in galera e dire che la mafia fa schifo come faceva Totò Cuffaro ma è mettere il proprio impegno al servizio della legalità. Sputtanare genericamente la mafia e poi violare costantemente la legge secondo voi a chi serve, in fondo? Alla mafia, ai mafiosi e ai loro amici che poi corrono a dargli solidarietà in televisione? Se Maniaci - ex galeotto, con centinaia di denunce e molte condanne passate in giudicato, che vive al di sopra della legge ricattando politici, commercianti, amministratori - è un eroe, allora siamo tutti eroi. E la mafia, quella vera, ringrazia. Quella vera, non i ragazzini di 17 anni che vogliono fare gli spacconi. Quella vera.

Il giornalismo dei cittadini è utile se è capace di uscire dal coro. Continuate a scrivere sempre lo stesso articolo: un giorno con Pino Maniaci. Dovreste andare un attimo più a fondo. Venite per un giorno a Partinico, non da Pino Maniaci. Andate in giro per i negozi, le strade, i quartieri malfamati. Entrate nelle case delle persone e negli uffici postali. Registrate il degrado e la povertà civile e umana che si respira nel nostro paese. Annusate il clima dei rapporti sociali, delle relazioni umane. Poi, per una volta, oltre a fare da compari all’eroe antimafia, provate criticamente a seguire un suo programma televisivo: e poi, onestamente, sappiate dire se in quel contesto si respira e si trasmette all’esterno una nuova idea di legalità, di rispetto reciproco, di democrazia, di responsabilità.

Non fermatevi anche voi alla superficie. Certo, la macchina mediatica ha bisogno di personaggi-eroi da dare in pasto a lettori e telespettatori, non c’è tempo nè interesse per approfondire, per guardare i fatti da tutte le prospettive e misurare, pesare, confrontare. Ma ci sono danni storici e sociali a cui non si può porre rimedio. Il clima di odio, prevaricazione, violenza verbale e non solo, cattiveria e insulti personali veicolati da questo personaggio hanno devastato i residui avamposti di civiltà democratica di Partinico. Anni fa migliaia di persone scendevano in corteo contro l’inquinamento della distilleria Bertolino: oggi che Tele Jato insulta e dice via etere che la "Bertolino è una seminatrice di morte" (senza prove, purtroppo) e viene condannato per diffamazione aggravata, quale motivazione volete che smuova le coscienze dei cittadini a darsi da fare? 

E poi una domanda semplice semplice, di fronte alla quale Marco Travaglio e Michele Santoro hanno ritirato l’invito a partecipare ad Annozero fatto a Maniaci: come mai, dopo un iniziale avversione, Tele Jato è diventato il principale sponsor della più grande speculazione edilizia e commerciale della Sicilia occidentale, ovvero il mega centro commerciale Policentro che una società brianzola intende costruire a Partinico? L’affare Policentro è al centro di varie inchieste della Procura di Palermo, la mafia si sta già spartendo gli appalti e la politica marcia su questa incredibile speculazione da anni, promettendo nelle ultime due campagne elettorali migliaia di posti di lavoro. Inchieste della Procura, carte false per far approvare la delibera, violazione del piano regolatore, interessi palesi della mafia: di fronte a tutto questo Tele Jato cavalca l’affare. Non vi sembra strano neppure un pò? Non vi viene di farvi una domanda, anche una sola? 

Certo, molto più comodo ridurre tutto all’eroe antimafia, accostarlo a Peppino Impastato (povero Peppino che si rivolta nella tomba) e adesso perfino a Saviano... Roberto vive sotto scorta, Maniaci con la scorta si va a prendere il caffè al bar alessi per fare lo sbruffone. Bel paragone, complimenti vivissimi. Con questo approccio, la mafia prolifererà altri 100 anni.


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