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Commento di

su Lettera a Michele Santoro


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5 novembre 2011 17:48

Egregio io rovescerei il ragionamento, quei comportamente diffusi, che fanno degli italiani un popolo restio alle regole, sono il frutto della malevolenza divina o non piuttosto il risultato dell’effetto corruttivo di un ceto politico che dall’unità a oggi rifiuta pervicacemente ogni controllo di legalità sul proprio operato, praticando clientelismo e corruzione?
 Corruzione e clientelismo sono strumenti di governo che in Italia vengono praticati a piene mani ininterrottamente da 150 anni, vuole che non lascino traccia nel comportamento dei "sudditi"???
 Se il "capointesta" si diverte con il Bunga Bunga gli altri cosa apprenderanno???
Mi creda gli appelli moralistici a comportamenti individuali virtuosi sono pur giusti e condivisibili ma mai potranno risanare l’Italia, ciò che occorre è l’instaurazione del principio di legalità nella vita politica.
 Solo per fare un esempio: non è possibile continuare con una amministrazione pubblica dove il controllo di legittimità degli atti è affidato alla stessa persona che l’atto produce e l’unico modo per evidenziarne le illegittimità eventuali è quello di ricorrere a posteriori (ad atto già esecutivo) al TAR, cosa molto onerosa in termini di tempo e di denaro.


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