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Lettera a Michele Santoro

La prima puntata di Servizio Pubblico apre indubbiamente nuove prospettive all'informazione, ma ci sono nuove opportunità che andrebbero colte.

E così, caro Santoro, hai aperto le tue trasmissioni alla rete. Sfruttando le potenzialità del web 2.0, hai trovato una nuova opportunità di trasmissione, svincolandoti dalle regole (scritte e non scritte) della televisione tradizionale. Quando dovevi barcamenarti nel clima della RAI, infestato da pesanti tentativi di censura, il tuo ruolo di faro dell'informazione dell'opposizione era chiaro ed efficace.

Davi l'impressione di un giornalista che sopportava di tutto pur di far arrivare a tutti quelle informazioni che, diversamente, sarebbero giunte solo al malpensante e sinistro popolo di Internet. Eri su Rai Due, sotto gli occhi di tutti, e per stare a galla dovevi abbattere, uno per uno, gli ostacoli posti dagli yesmen di governo.

Che impressione ho avuto, ieri sera, guardando Servizio Pubblico? Una trasmissione via web, con la tua redazione tranquilla, nessuno yesmen filogovernativo da sbeffeggiare, nessun ostacolo da abbattere. Sembrava di vedere la versione di sinistra di uno di quei paciosi programmi di analisi politica pomeridiana di matrice Mediaset dove il massimo del contraddittorio è assegnato a siparietti tra Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro, comunque d'accordo nel propugnare il Verbo contro la Sinistra eversiva, i Giudici, i Comunisti. Interviste alla gente per strada, uomini di cultura e compagnia bella con un solo leit motiv: sparare a zero su Berlusconi, le escort, la Casta.

Vedi, Michele, secondo me è ora di chiudere con questo antiberlusconismo a tutti i costi. Berlusconi è un uomo, che da qualche anno si è rincoglionito con la gnocca. L'hai detto tu alla "Zanzara" e la penso anch'io così. Finirà da solo, basta aspettare. Il problema è: cosa ci resterà poi?

"Il problema non è Berlusconi in sé, ma il Berlusconi in me", Gaber lo disse chiaro. Severgnini lo ribadisce nel suo "La pancia degli italiani". Un risultato certo del berlusconismo è stato quello di legittimare, in ogni italiano, quella componente furbetta e disonesta celata dietro il "tanto lo fanno tutti".

Mi riferisco a quella parte che accetta di farsi togliersi la carie senza fattura o che dimostra una gravidanza a rischio, quando rischio non c'è. Quella parte che chiede la raccomandazione per assumere il figlio in Comune o che si fa fare il falso certificato di malattia dal fratello medico. Quella parte che parcheggia "solo due minuti" in zona vietata per prendere il giornale e che poi, quando si incarna nella classe politica, diventa privilegio, abusi, Casta, uno dei grandi temi della tua puntata di ieri.

Ma ti chiedo, Michele: quale di quei cittadini indignati rinuncerebbe a quei privilegi se potesse accedervi? Quale di quei cittadini, potendo approfittare di alcuni benefici, pagherebbe comunque con le proprie tasche anteponendo ai propri interessi il bene dello Stato?

I privilegi di quella Casta non sono altro che la propagazione di quei piccoli abusi che commettiamo quotidianamente. Solo abituandoci a rinunciarci potremmo pensare di ripulire un po' il Paese dalla cappa di aria insana che lo opprime. Vogliamo usare il web 2.0 per realizzare questo obiettivo? L'antiberlusconismo ha fatto il suo tempo.

Pensaci. Con stima,

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Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.205) 5 novembre 2011 16:47

    condivido, comunque è Montanelli che ha detto"il problema non è Berlusconi......"

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.188) 5 novembre 2011 17:46

    Montanelli ha anche detto che gli italiani dovevano provare Berlusconi per capirlo e quindi vaccinarsi. Solo allora avrebbero potuto disfarsene. Il problema è : gli italiani si sono finalmente "vaccinati"?

  • Di (---.---.---.116) 5 novembre 2011 17:48

    Egregio io rovescerei il ragionamento, quei comportamente diffusi, che fanno degli italiani un popolo restio alle regole, sono il frutto della malevolenza divina o non piuttosto il risultato dell’effetto corruttivo di un ceto politico che dall’unità a oggi rifiuta pervicacemente ogni controllo di legalità sul proprio operato, praticando clientelismo e corruzione?
     Corruzione e clientelismo sono strumenti di governo che in Italia vengono praticati a piene mani ininterrottamente da 150 anni, vuole che non lascino traccia nel comportamento dei "sudditi"???
     Se il "capointesta" si diverte con il Bunga Bunga gli altri cosa apprenderanno???
    Mi creda gli appelli moralistici a comportamenti individuali virtuosi sono pur giusti e condivisibili ma mai potranno risanare l’Italia, ciò che occorre è l’instaurazione del principio di legalità nella vita politica.
     Solo per fare un esempio: non è possibile continuare con una amministrazione pubblica dove il controllo di legittimità degli atti è affidato alla stessa persona che l’atto produce e l’unico modo per evidenziarne le illegittimità eventuali è quello di ricorrere a posteriori (ad atto già esecutivo) al TAR, cosa molto onerosa in termini di tempo e di denaro.

  • Di (---.---.---.98) 5 novembre 2011 17:57

    Penso che tu non abbia visto o colto lo spirito della trasmissione, e poi dalla rai lo hanno cacciato!!! http://www.ansa.it/web/notizie/phot... prenditela anche con questi. Le persone per bene hanno bisogno di esser informate, di capire di vedere espresse le proprie opinioni ed attualmente in rai non è possibile. quindi 10, 100 e 1000 programmi di santoro!!! e sono liberale, mai stato comunista o di sinistra.

  • Di ggv84 (---.---.---.125) 5 novembre 2011 20:17
    ggv84

    per me il vero problema della trasmissione è stato lanciare il sondaggio via Facebook (ovvero il Mediaset della rete, leggi censura e finanziamenti della Goldman Sachs)

  • Di paolo (---.---.---.212) 6 novembre 2011 18:29

    Caro Salvatore , per dirtela in tutta sincerità ,sta storia che dopo Berlusconi rimane il berlusconismo che alberga dentro ogni italiano , che l’occasione fa l’uomo ladro e che in fondo in fondo siamo tutti uguali quando capita l’occasione,non la condivido per nulla ,anzi la trovo piuttosto sgradevole nei confronti di tutti coloro (e son convinto che sono tanti )che per indole e per educazione sono persone oneste . Capisco che è un termine in disuso ma ribadisco "oneste ",capito Salvatore ,non fesse e neanche martiri ma nel senso letterale della parola .Poi ci sono anche i generosi e gli altruisti , ma non pretendo che si arrivi a tanto.

    Purtroppo ,per un meccanismo perverso che comporta una selezione alla rovescia ,nella politica e nelle istituzioni locali e nazionali ci vanno quasi solamente i veramente peggiori e il perché è anche molto semplice ,perché sono guidati da un istinto naturale che li spinge là dove si guadagna molto e si lavora poco o nulla e dove si possono esprimere al meglio i propri valori negativi .Come un cane da tartufi annusano l’occasione buona e non si fanno certo scrupoli di sorta.Insomma ci vuole della stoffa.

    Quindi e concludo ,non solo l’antiberlusconismo non ha fatto il suo tempo ma deve essere mantenuto sempre vivo per evitare che questo disgraziato paese ricada nelle mani sbagliate.
    Deve essere di perenne monito per le generazioni a venire ,soprattutto in un paese che ha una memoria storica corta come il nostro .
    ciao

    • Di Salvatore Leo (---.---.---.24) 7 novembre 2011 11:31

      Ma c’è una grossa parte dell’Italia sedicente "onesta" che approva che siano quelli che tu definisci i peggiori per diversi motivi: clientelismo, rassegnazione, pessimismo.
      E che indirettamente sono complici dell’esistenza del sistema.

      Molte persone votano quelli che un giorno si presentano in casa con una spesa fatta a favore dell’elettore, o con una promessa di lavoro per il figlio.

      Questa gente non va educata al senso civico, mi chiedo? E solo questo potrà aprire un varco di speranza per il nostro Paese.

      Cordialità

  • Di paolo (---.---.---.92) 7 novembre 2011 14:50

    E certo che c’è una grossa parte di "sedicenti onesti" , ma i sedicenti non sono onesti ,sono disonesti.Pessimismo e rassegnazione non sono categorie politiche , ma il clientelismo si e non mi risulta che sia da prendere come esempio.
    Poi che un elettore ,per fare i propri interessi ,voti chi meglio lo rappresenta è un altro paio di maniche ed è assolutamente legittimo , ma se per fare i miei interessi voto il bandito Giuliano capisci bene che è una cosa diversa .

    Educare i mariuoli , e i taroccati in senso lato , al senso civico è impossibile ,basterebbe almeno che tutti gli altri si assumessero le proprie responsabilità ,cosa che invece non succede per pigrizia ed egoismo.Questo sono gli italioti.

    ciao

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