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Giuseppe D’Urso

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  • Primo articolo martedì 05 Maggio 2010
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Ultimi commenti

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.213) 12 febbraio 2012 23:16

    Credo proprio che Paolo abbia ampiamete ragione. Una piccola notazione storica è che vorrei ricordare a quel signore (xxx103) che la Sicilia è stata dai tempi del mercenario garibaldi ( volutamente con la lettera minuscola) svenduta e tradita dagli stessi siciliani, quelli che dichiaravano che tutto doveva cambiare perchè tutto restasse immutato. La Sicilia è stata tradita dai siciliani che poi, sono diventati briganti per ribellarsi alle leggi piemontesi nel c.d processo di piemotesizzazione. Anche dopo i siciliani hanno tradito la Sicilia con la democrazia cristiana e poi con l’astro nascente della politica italiana che ha portato all’attuale stato di di degrado della nazione.
    I forconi non hanno insegnato proprio un bel niente . La protesta ha solo danneggiato l’economia siciliana con risultati decisamente inesistenti.
    Sono certo che alle nuove elezioni saranno eletti gli stessi individui con gli stessi schieramenti politici. I parlamenteri siciliani godranno ancora di ampie e sostanziose liquidazioni e privilegi, mentre i siciliani continueranno a subire le conseguenze della loro scelleratezza.
    Per chiarezza io sono un siciliano, ma non ho mai tradito la mia terra!
    Hoi sempre definito Bixio un criminale assassino (il massacro di Bronte docet) e garibaldi e la sua cricca un mercenario con un pugno di straccioni. Senza il tradimento dei siciliani e dell’esercito del Regno borbonico, tra i più efficienti d’Eeuropa, sai i calci che avrebbero preso il garibaldin ed il suo reuccio. Ma questa è un’altra storia che non si legge sui libri, nè si insegna nelle scuole.

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.137) 25 gennaio 2012 08:14

    Per ragione di completezza voglio precisare che i 1507 morti del Titanic sono stati la conseguenza del ridotto numero delle scialuppe di salvataggio insufficienti a contenere tutte le persone a bordo della nave. (una scelta dell’armatore)

    Ridicolo accostare una nave ad una bara. Lo potremmo fare degli aerei, dei pulman degli autoveicoli, ma sarebbe egualmente ridicolo.

    Dimenticavo di precisare che il decesso di quelle persone sul titanic è avvenuto per ipotermia proprio perchè la gente non poteva salire sulle scialuppe (che non c’erano) e sono morte in gran parte per il freddo.

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.28) 24 gennaio 2012 18:08

    Voglio collegarmi al tuo ultimo capoverso e sono completamente d’accordo con te. In una nave inglese, tedesca o francese non avresti trovato uffciali e comuni di nazionalità diversa come accade, invece, in Italia con le leggi italiane che lo permettono. Ti informo perchè probabilmente non lo sai che le tabelle di armamento sono state modificate. Ci sono navi dove c’è solo il comandante italiano o qualche altro ufficiale e questo va a discapito della sicurezza. Ti chiederai il perchè? Ovviamente per l’intersse degli armatori che contengono i costi dell’equipaggio imbarcando persone che hanno nazionalità dove il costo del lavoro è certamente inferiore a quello pagato in Italia.

    Resto del mio avviso che la pubblicazione della telefonata è stato un grave errore poichè immotivatamente ha messo alla berlina la marineria italiana e i marinai italiani non lo meritano.
    Confermo e ribadisco, da uomo di mare, la mia ferma condanna per l’operato del comandante che cosidero ingiustificato nè giustificabile.
    Ciao.

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.137) 24 gennaio 2012 14:16

    Caro Paolo, come ho più volte ribadito io non assolvo nè scuso il comportamento del comandante Schettino che è deplorevole e penso di avere tutti gli argomenti per contestare l’inammissibile atto di lasciare la nave. Io da vecchio ufficiale della marina sarei rimasto aggrappato alla prua e mai mi sarei allontanato dal mio posto.

    Il problema che ho affrontato è diverso. Sta emergendo che gli ufficiali italiani sono squalificati, che i sistemi di recutamento sono inadeguati ed i controlli sull’efficienza del personale sono scadenti.

    Che De Falco abbia richiamato il comandante mi va anche bene, non mi piace, invece il taglio che si è dato a tale intervento. Ricorderai che da diverse parti si è parlato di eroico comportamento dell’ufficiale della Guardia costiera che come certamente saprai non fa parte della Marina Militare, ma è un corpo a parte.
    Io vivo tutti i giorni le attività in mare, mi occupo giornalmente della problematica della sicurezza della navigazione e non posso tollerare che come hai già detto in altri interventi si parla senza conoscere e senza avere alcuna irsultanza istruttoria che sarà lunga e difficile.

    Ribadisco, se fossi un prete non darei mai l’assoluzione a Schettino neanche in presenza del più sincero pentimento, ma non posso tollerare il qualunquismo e la mania di protagonismo finalizzata elle attività pubblicitarie di gran parte della televisione e dei giornali.

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.137) 24 gennaio 2012 12:16

    Vorrei capire di cosa dovremmo sentirci orgogliosi nel fatto che il comandante della capitaneria intimi ad una persona impossibilitata a dare il benchè minimo ordine e totalmente privo dei sistemi di coordinamenrto e di comando di salire a bordo?

    Invece di dire parolacce ed imprecare perchè non organizzava i soccorsi?
    Secondo la logica del De Falco cosa avrebbe dovuto fare lo Schettino sulla nave che il suo equipaggio non stesse già facendo?

    Accertato che il comandante della nave non era più sul ponte avrebbe dovuto trarne le legittime e logiche conseguenze.

    Non capisco cosa ci sia di eroico in quel "vada a bordo .....". Cosa ha fatto di speciale e di eroico il comandante De Falco?

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