• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su Indignados: offro il petto al piombo degli immancabili attempati giovanilisti


Vedi tutti i commenti di questo articolo

14 ottobre 2011 19:09

Interessante. C’è ancora chi crede (dio solo sa se in buona o cattiva fede) nella Rivoluzione Liberale, nel senso classico, "hayekiano" nel termine "liberale". 


Si tratta di una minoranza molto ben organizzata che, come dimostra anche il curriculum del Prof. Mezza, riveste ruoli di primo piano nel mondo della politica, dell’impresa e dell’informazione, e che grazie ai suoi vari "house organ" (Repubblica, il Fatto ecc.) e ai partiti e movimenti politici che di volta in volta coopta (PD, IDV, Popolo Viola, Libertà e Giustizia ecc.), ha un grande potere sull’opinione pubblica e nella mobilitazione del consenso. 

Oltre a prendersela, giustamente, con caste politiche, banchieri e "padroni", gli indignados dovrebbero cominciare a lavorare su due compiti molto importanti: (1) elaborare adeguati strumenti analitici, dialettici e comunicativi per battere questa propaganda con le sue stesse armi; (2) mobilitarsi in sinergia con quei settori della società che a questa propaganda stanno diventando immuni, per il semplice fatto che le conseguenze di queste "liberalizzazioni" e dell’austerità le vivono sulla propria pelle in termini di disoccupazione, perdita di potere d’acquisto, perdita di diritti; mi riferisco, ovviamente, al mondo del lavoro (operai, impiegati, precari, artigiani, liberi professionisti ecc.), senza la cui mobilitazione, organizzata su vasta scala, ogni rivoluzione è invariabilmente destinata a fallire.

Oggi più che mai, vale la pena citare la famosa frase di Rosa Luxemburg: socialismo o barbarie

Vedi la discussione






Palmares