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Commento di gianluca

su Libia e le menzogne dei media. Testimoni raggiunti telefonicamente ci raccontano un'altra verità


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gianluca gianluca 24 agosto 2011 12:39

Allora, capiamoci bene.
Ci troviamo in una situazione di guerra civile, nella quale l’informazione, DA OGNI PARTE E SCHIERAMENTO, si confonde con la propaganda e che, a causa della difficoltà di reperire fonti TERZE e di muoversi con relativa sicurezza nelle zone di scontro, è arriva compromessa o distorta.
Questo è assodato e non ci piove. ma come ciò vale per i POTENTI MEZZI dell’informazione mainstream, vale ancora di più per i blogger e le informazioni postate in rete.
Inoltre il fatto di vivere la situazione sul campo, o peggio ancora di "aver trascorso in passato" la vita accanto alla popolazione locale, ha un’utilità piuttosto bassa.
Ed il vivere in un determinato luogo ( o peggio ancora averci vissuto) non conferisce in alcun modo ad un individuo una onniscenza sui meccanismi e la realtà che lo circondano.
Lei si sente di poter parlare con certezza dell’italia e dei problemi che l’affliggono? Pensi come può essere la percezione della realtà in un contesto di guerra da parte di un comune cittadino, o peggio, di un individuo condizionato da interessi particolari.
Premesso ciò, mi ripeto e torno al dunque: CHI SE NE FREGA DELLA CONOSCENZA DIRETTA DELLA REALTà LOCALE SUA O DELL’AUTRICE.
In questo articolo non viene in alcun modo utilizzata ma, piuttosto, pur di corroborare forzatamente ed in modo capzioso una tesi che si va pian piano smentendo attraverso le notizie che ci arrivano dal fronte, l’autrice fa ricorso a opinioni e pareri tratti da queste fonti:
1- Messian:  stiamo parlando di un uomo che per far quattrini ha utilizzato delle foto truccate al fine di sostenere tesi complottistiche su ciò che è avvenuto l’’11 di settembre 2001 al pentagono. tesi talmente assurde che dopo anni di controprove e sberleffi sono state accantonate anche dai complottisti più pervicaci. Si attendono ancora le scuse.
2- la TV di Chavez: perdonatemi, ma conoscete il grado di libertà e affidabilità della tv pubblica "appartenente"all’uomo che si appresta a dare rifugio a muhhamar gheddafi? MA STIAMO SCHERZANDO? vogliamo parlare poi della stampa di Putin?
3- La signora Gamannossi: imprenditrice italiana nel settore import export di tecnologie petrolifere, tanto entusiasta degli affari che portava avanti con il vecchio regime, quanto frustrata da questo intervento militare che le ha rotto le uova nel paniere. attendibilissima!

e tutto questo tragico miscuglio di complottisti dittatori e affaristi, per sostenere poi quale tesi?
"CHE ESISTE NELLA STAMPA MAINSTREAM UN COMPLOTTO ORDITO DAL GOVERNO ITALIANO PER DISTORCERE L’INFORMAZIONE, AL FINE DI GIUSTIFICARE IL CONFLITTO E IL NOSTRO INTERVENTO"
MA DOVE VIVETE????!!!!

Quando mai il governo italiano si è espresso a favore di questo conflitto? Quando mai ha sostenuto l’intervento? Si è dovuto semplicemente piegare, con fortissimi mal di pancia al (più che sensato) volere europeo ed internazionale!
Ma vi devo citare il Berlusconi del "non volevo disturbare il raìs", oppure frattini (purtroppo mio omonimo) del "La comunità internazionale non deve intervenire nel conflitto"?Vogliamo esplicitare quali erano gli interessi dell’ENI in libia e i contratti stipulati con Muhhamar?
Ma leggete almeno Il Fatto Quotidiano?

Io questo anti-occidentalismo massimalista, senza riserve e con i paraocchi, che sfocia nel più becero dei complottismi mi inquieta e mi rattrista. Se questa è la stampa alternativa sono quasi meglio Sallusti, Sechi e Giannini


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