Meglio e peggio >
Le Borse europee sono da tempo sotto pressione della speculazione internazionale. Può apparire male comune il prevalere di segni negativi. Doveroso cogliere le sostanziali differenze.
A fine 2009 Berlusconi dichiarava che eravamo usciti dalla crisi “meglio di altri”.
Passati quasi 2 anni la nostra Borsa è regredita ai valori minimi di marzo 2009 (mese nero). Parigi soffre, ma tiene ancora un incremento del +15%. La Borsa di Londra oscilla sopra un +30% e Francoforte è attestata al +55%.
Se i mercati Europei paventano “ombre” recessive su entrambi le sponde dell’Atlantico, la piazza di Milano è anche “specchio” della mancata crescita.
Le nostre Banche sono ormai “restie” a concedere credito. Confindustria parla di consumi piatti e di produzione al palo, di investimenti e di export in frenata.
La manovra finanziaria, approvata in tempi record, non frena la salita degli interessi sul Debito pubblico.
Nel 2013 il paese sarà "più forte e più libero" (parola di Berlusconi) con un pressione fiscale sopra il 44%?
Intanto la crisi, ex ripresa passata a semi-crescita, continua a gravare sul paese come Se fosse Stagnazione …