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Commento di

su Palle d'acqua: la disinformazione dei referendari


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15 giugno 2011 01:04

Anche io vengo dalla Sardegna è recentemente ho avuto parecchi problemi con abbanoa.
Per quanto rigurada la questione di Abbanoa il problema, a mio giudizio, consiste sia negli scarsi controlli degli organismi pubblici e sia nella politica clienterale. A questo si aggiunge l’indifferenza di noi sardi per questioni così importanti. Qualche hanno fa si è votato per restituire l’acqua ai comuni e parecchia gente è andata al mare, adesso che abbanoa sta mandando le cosiddette bollette pazze, tutti si arrabbiano e vanno a protestare, anche coloro che potevano cambiare le cose ma hanno preferito andare in spiaggia. Votare, come nel caso del referendum, significa esprimere chiaramente la propria opinione ed è un dovere civico perché non viviamo da soli, come le capre, ma in una collettività. Chi non va a votare è una persona egoista che pensa solo a sé e si disinteressa degli altri e se ha deciso di non esprimersi non ha più il diritto di protestare.
L’articolo sostiene che il Presidente del Consiglio è libero di decidere se votare oppure no. Io non sono assolutamente d’accordo perché il suo è un dovere istituzionale e civico, fare il presidente del consiglio significa anche dare un buon esempio, ossia trasmettere ai concittadini l’idea che si vive in una società e che su cose di interesse comune è giusto dibattere ed esprimere la propria opinione. Poi puoi anche essere in disaccordo ma a votare ci debbono andare tutti, soprattutto chi ricopre cariche istituzionali.


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