L’autore parla di un diritto internazionale come fosse un corpo di norme al di sopra degli Stati e messo li a regolare i comportamenti degli stessi (e dei rispettivi governanti). Ma le cose non stanno così, le norme internazionali esistono ed hanno valore cogente solo in virtù di accordi bilaterali o multilaterali tra gli Stati, che possono se vogliono denunciare l’accordo sottoscritto e far perdere valore alle stesse oppure -come nel caso di USA e Israele - non sottoscriverle mai, nel qual caso i governanti di questi Stati nell’esercizio delle loro funzioni non sono vincolati a rispettarle.
Il giorno in cui l’umanità arriverà ad avere un corpo giuridico internazionale valido per tutti gli Stati e gli uomini sarà un gran giorno, ma ahimé questo giorno è ancora tanto tanto lontano.