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 Home page > Tribuna Libera > Giusto uccidere Osama Bin Laden? E il diritto internazionale?

Giusto uccidere Osama Bin Laden? E il diritto internazionale?

Manifestazioni di giubilo negli USA, quasi tutti i Governi del Mondo si congratulano con Obama. Il premier Israeliano definisce l'uccisione di Osama Bin Laden (nella foto devo dire che sembra ringiovanito, non dovrebbe essere più vecchio?) come: "Una vittoria della giustizia, della libertà e dei valori comuni ai Paesi democratici".

Bene, anzi male.

Personalmente non mi rassegno all'idea che i diritti internazionali siano sistematicamente violati. Un continente come gli USA, considerato la "culla della democrazia", la dovrebbe finire di continuare a fare esecuzioni sommarie con l'avvallo di tutti, e senza che non ne risponda mai.

So che è molto difficile accettare il "diritto" nei confronti degli assassini, tiranni o terroristi. Ma dobbiamo metterci in testa che uno Stato serio e responsabile dovrebbe essere il primo a comportarsi con civiltà. Ma forse, essere seri, per la Giustizia, per il rispetto dei diritti civili non è proprio nella natura dello Stato stesso.

Gli omicidi extragiudiziari sono illegali secondo le leggi e le norme internazionali. L’Articolo 23/b dell’Ordinamento dell’Aja del 1907, proibisce "l’omicidio, la proscrizione, o la messa al bando del nemico, o mettere una taglia sulla testa del nemico, come pure offrire una ricompensa per ogni nemico 'vivo o morto'".


E sappiamo che Israele con i sui omicidi mirati ha sempre violato l'ordinamento dell'Aja, così come gli USA.

Osama Bin Laden è senza dubbio un terrorista, ma uno Stato considerato democratico avrebbe dovuto catturarlo e processarlo, e si sarebbe dovuto difendere come qualsiasi altro cittadino dalle accuse. Non ho mai accettato le esecuzioni sommarie, e da nessuna parte provenga. Non ho accettato l'impiccagione di Saddam Hussein, come non osanno (e qui sarò impopolare) l'impiccagione a Piazzale Loreto di Mussolini e la sua amante.

Viviamo in un mondo dove c'è un gendarme a stelle e strisce che pretende la legalità nei confronti degli altri Paesi, ma che vuole agire impunemente. Sì, parliamo di una sorta di "legalitarismo internazionale". Un tempo Erich Fromm lo definì come un fascismo dal volto sorridente.

E non c'è niente da ridere. Altro che colpo mortale al terrorismo. In questo modo l'Occidente diventa una fabbrica di numerosi gruppi terroristici. Le guerre che noi facciamo in continuazione, gli arresti illegali, i respingimenti nei confronti di chi fugge dalla disperazione, la prigione come Guantanamo sfornano generazioni e generazioni di futuri Kamikaze.

E non so se sia vero che quelli di Al Qaeda , in caso di uccisione di Bin Laden, avrebbero programmato di far esplodere una bomba atomica nascosta in un Paese Europeo. Ma di sicuro se continuiamo a violare i diritti internazionali impunemente, certamente rischiamo di grosso.

 

Nella foto il fake che è girato, in un primo momento, nei media internazionali

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.99) 3 maggio 2011 13:39

    Il tuo articolo ha avuto effetto!

    gli USA hanno gia’ cambiato versione e adesso sostengono che Bin Laden si e’ fatto uccidere da una guardia del corpo...

    Capisco la tua indignazione, ma prima di indignarsi per un fatto bisognerebbe anche capire se davvero quel fatto e’ avvenuto, e nel caso Bin Laden l’unica cosa certa e’ il gran cumulo di bugie.

    A proposito, puoi risparmiarti di "non osannare" l’impiccagione di Mussolini a piazzale Loreto: sono stati appesi li’ perche’ pochi giorni prima i fascisti avevano appeso li’ dei partigiani trucidati, ma pare che siano stati fucilati a Dongo e sul "perche’ " e "da chi" in oltre sessant’anni non si e’ fatta chiarezza.

    C’e’ pero’ un punto che accomuna Mussolini con Bin Laden: se non li avessero ammazzati avrebbero avuto molte cose da raccontare sui loro "nemici ufficiali", e questo e’ ancora un ottimo indizio sul "perche’ ".

    saluti

    Geri Steve

  • Di (---.---.---.218) 8 maggio 2011 09:38

    L’autore parla di un diritto internazionale come fosse un corpo di norme al di sopra degli Stati e messo li a regolare i comportamenti degli stessi (e dei rispettivi governanti). Ma le cose non stanno così, le norme internazionali esistono ed hanno valore cogente solo in virtù di accordi bilaterali o multilaterali tra gli Stati, che possono se vogliono denunciare l’accordo sottoscritto e far perdere valore alle stesse oppure -come nel caso di USA e Israele - non sottoscriverle mai, nel qual caso i governanti di questi Stati nell’esercizio delle loro funzioni non sono vincolati a rispettarle.
     Il giorno in cui l’umanità arriverà ad avere un corpo giuridico internazionale valido per tutti gli Stati e gli uomini sarà un gran giorno, ma ahimé questo giorno è ancora tanto tanto lontano.

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