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C’è in discussione il Pnr (piano nazionale riforme).
Tremonti pungola l’opposizione con il “non basta la protesta, servono le proposte”.
Precisa però di non poter accettare ipotesi che vanno contro i suoi principi.
Principi del tipo “si può fare tutto ciò che non è formalmente vietato” o “un condono all’anno non fa danno” o “con la cultura non si mangia” o “tagli si, imposte indirette si, patrimoniale no”.
Confindustria, nel denunciare la “solitudine” degli imprenditori, giudica il Pnr “deludente” in quanto ad azioni concrete.
Tremonti ha subito il rimedio. Riconosce il peso “eccessivo” di controlli ed ispezioni fiscali “assolutamente incredibili” ed un diritto d’impresa nel dire “non ci rompete più di tanto”.
Lui sa come “rallegrare” i controllati e “risparmiare” sulla spesa dei controllori.
Intanto la ex-ripresa, passata a “semi-crescita”, grava sul paese come Se fosse Stagnazione …