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Commento di paolo dova

su De Mattei: Può un credente in un Dio rancoroso essere vicepresidente del Cnr?


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Glaros - scrittura creat(t)iva paolo dova 11 aprile 2011 19:23

Non prima di aver attribuito il quarto voto positivo all’articolo, puntuale ed efficace nella sua stesura, mentre sto riprendendo qualche mia vecchia riflessione in ’materia’, mi permetto di fare qualche sintetica puntualizzazione, che spero risulti altrettanto fruibile dello scritto che precede.

Primo
Ove si ritenga di avvalorare una tesi per così dire implicitamente ’karmica’ di una determinata traduzione storica dell’Essere, non si vede per quale ’divina ragione’ il dio in questione colpirebbe a vanvera anche gli ’innocenti’ con i relativi (presunti) "giusti castighi". La ratio di ’Tutto ciò’ continua semmai a dover essere esplicata proprio alla ’luce’ di una ben più precisa caratterizzazione dell’altrettanto presunto dio. Al Prof. De Mattei ’converrebbe’ pertanto qualche ulteriore studio, che so, della cabbala ebraica, piuttosto che dell’Induismo, oltre che beninteso a qualche consona ’indagine’ su Youtube, prima di esternare in modo così ontoteologicamente banale.

Secondo
A rischio di cadere in quella coazione a ripetere delle quale si argomentava oggi anche su facebook http://www.facebook.com/notes/filip... , continuo a ribadire che, in modo di certo ben diversamente argomentato da quanto ’del Tutto’ superficialmente fatto da De Mattei, non si può comunque prescindere da un ’credo’ o da una fede, espliciti o impliciti che si vogliano, come ben dovrebbe sapere chi ha frequentato almeno un po’ di filosofia della scienza, o chi, ad esempio ha letto quanto Giuliano Toraldo di Francia ha scritto a proposito dell’ "impegno ontologico", nel suo "Le cose e i loro nomi".

Terzo
Fatte ’inderogabilmente’ salve le sopracitate premesse, sembrerebbe semmai oltremodo opportuno chiarire sempre a fondo quali sia invero la dimensione ontologica che, in un modo o nell’ ’altro’, caratterizza una qualunque fondazione concettuale, ancorché sia essa di carattere scientifico.


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