Trappole forensi >
I fautori della verità processuale da stabilire “oltre ogni ragionevole dubbio” inneggiano alla superiorità del diritto anglosassone. Quella, per capirsi, dei telefilm alla Perry Mason.
Non ricordano (?) però la realtà: quella dei tanti detenuti (poveracci) riconosciuti innocenti solo dopo parecchi anni di carcere o, addirittura, dopo l’esecuzione capitale.
Secondo la riforma proposta sarà “inappellabile” solo la sentenza di assoluzione del Giudice che accoglie le “ragioni” della difesa. Solo il Giudice che arriva alla condanna rischierà di essere chiamato, anche in sede civile, a rispondere personalmente di tutti gli “atti” compiuti.
Un modo decisamente singolare di agevolare il “libero convincimento” del giudice a garanzia del “giusto processo”.
Una prospettiva “allettante” per quei “privilegiati” in grado di permettersi agguerriti collegi di difesa.
Gli stessi che scrivono il copione del teatrino di Pantomima e Rimpiattino …