Mi permetto di fare alcune osservazioni . Benigni nella serata di San Remo non ti è piaciuto ,lo abbiamo capito . Ti aspettavi quel di più che non c’è stato , eppure sono bastati pochi secondi ed un paio di battute per graffiare più di Bersani negli ultimi due anni . Detto questo , non credo che Benigni in 51 minuti volesse rifare la storia d’Italia dalla Roma antica ai nostri giorni e non credo neppure che ci sia stata una mancanza di rispetto per il meridione e per la sua tragedia storica fatta di dominazioni ed esodi biblici .
Ha tentato semplicemente di dare un senso ed un significato ad una identità nazionale che è indubbiamente molto difficile da raggiungere , esaltando alcune peculiarità culturali e storiche che sono ormai patrimonio comune .
Io sono toscano e non ho alcuna difficoltà nel riconoscere profonde differenze tra un lombardo ed un napoletano . Il piemontese o il ligure è sicuramente culturalmente e quindi anche socialmente molto più simile ad un francese che ad un calabrese .Dicevo che sono toscano e francamente ho grosse difficoltà nell’accettare la mentalità di un campano o di un siciliano .
Tuttavia i meridionali ,o borbonici come tu giustamente li definisci , hanno speso vite per difendere i confini dell’Italia e hanno sputato sangue per far sviluppare l’economia del Nord . Ormai , nel bene e nel male , il paese è questo e sarebbe veramente paradossale se anche i meridionali cominciassero a emulare i leghisti veneti e bergamaschi .
L’Italia è questa , una ed indivisibile , parte d’Europa che è parte del mondo e,soprattutto in questa economia globalizzata che sposta i baricentri in altre zone geografiche , diventa veramente demenziale e stucchevole questa polemica sul tricolore . Diamoci un taglio.
ciao