Caro Sergio, condivido pienamente le tua visione della cose tanto da averne anticipato alcuni concetti in un post nel mio blog! Analizzando la componente "italiana" del database Wikileaks e confrontandola con il resto mi è venuto da pensare a Gaber: "questo bel Paese pieno di poesia ha tante pretese ma del mondo occidentale è la periferia". Oggi è evidente che siamo messi peggio e un Gaber cancellerebbe l’aggettivo "occidentale" perché siamo diventati del mondo la periferia! Siamo stati retrocessi nella descrizione dei diplomatici americani sullo stesso piano di alcuni paesi africani e asiatici in cui essi riferiscono essenzialmente degli affari privati e delle bella vita della classe dirigente. Poi ci sono anche notizie importanti riguardanti l’talia come quella dell’Iran e Southstream, ma bisogna ammettere come la componente "gossippiana" è preponderante. Le rivelazioni fatte su altri paesi sono tutt’altro che "gossip"! Bisognerebbe analizzarle bene andando oltre "la periferia" italiana. Dire che le rivelazioni di Wikileaks sono solo gossipiane e banali vuol dire analizzare i contenuti con gli occhi della "periferia"! Siamo come la casalinga delle case popolari che sfoglia il Financial Times e riesce a trovare interessante solo il trafiletto con le previsioni meteo! In questo ipotetico Financial Times/Wikileaks le notizie che riguardano l’Italia sono appunto come le previsioni meteo, la guida Tv, le informazioni sul traffico o i necrologi! Gli articoli di testata sono quelli che riguardano la Cina, l’Iran, etc.