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Commento di Paolo Calabrò

su Nucleare: il diritto (opzionale) ad essere informati


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Paolo Calabrò Paolo Calabrò 11 settembre 2010 13:51

Gentile lettore,
trovo la Sua impostazione singolarmente corretta (non accade spesso). Sono con Lei, per la verità. Quindi: diciamo che io non so niente di complotti ultrastatali e internazionali; la domanda è semplicemente: perché col nucleare le notizie vengono sistematicamente nascoste, mentre quelle sulle fughe di gas si vengono a sapere subito? Converrà con me che, evidentemente, c’è una differenza nella pericolosità, e di conseguenza nel modo di trattarle. Io sono per la verità: quelle che riporto e che commento sono notizie di cui vengo a conoscenza tramite i giornali: se poi pensiamo che «The Voice of Russia» menta apposta (e con esso tutti gli altri che spesso mi trovo a citare), allora è un altro discorso. Ma - Le ripeto: le teorie della cospirazione globale non sono il mio genere.
Ove poi si trattasse, appunto, di valutare più obiettivamente certi fatti, ben vengano il dubbio, la critica, perfino la confutazione: se il nucleare fa bene alla salute e costa meno... chi vorrebbe privarsene? Sarei il primo a voler farmi furbo.
Grazie per l’attenzione

p.s. Ho scritto una ventina di articoli sull’argomento: possibile che non ci sia niente di vero?


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