Caro Rocco, purtroppo non condivido quello che dici. Premetto che ho fatto politica attiva (sono stato nell’esecutivo provinciale della Margherita della mia provincia ed ho partecipato attivamente al processo di nascita del PD nella mia regione) e che quindi capisco perfettamente quanto diceva Nenni e quanto stai sottintendendo. E cerco di chiarire meglio quanto dico. A Taranto (io vivo in provincia di Taranto) , come saprai, c’è stato un bel dissesto dovuto al Centro-Destra e ai passati amministratori. Nelle linee programmatiche del nostro partito, promuovemmo un gruppo di lavoro Etica e Politica, proprio per capirne i limiti. Ne venne fuori che l’uomo politico ha una forma specifica di Etica: l’etica della responsabilità. Deve preoccuparsi, in altre parole, degli effetti delle proprie azioni. L’etica della responsabilità espone l’uomo politico al giudizio della comunità, ed il politico deve essere qualcuno che deve possedere l’etica della responsabilità, competenze, capacità, coraggio e rispetto delle regole. Ahimè, queste cose non sono certo quelle che vedo da parte degli esponenti del PD che sono sugli altari delle cronache per intercettazioni e altro. Quando parlo di etica, voglio riferirmi proprio al rispetto di quelli che sono i requisiti di un politico. Quindi, il mio non è un attacco a testa bassa, populistico o “peronista”, ma è una riflessione su quanto di più etico dovrebbe essere in politica. E questo è il primo punto. Per quanto riguarda il rischio dei probiviri, il problema, in effetti, si pone. Ma i probiviri, come sai, esistono sempre nei partiti, ci sono sempre stati e, per quanto ne so io, non hanno mai combinato nulla. Nella mia proposta, può anche darsi che qualcuno voglia, nel giudicare il progetto, individuare una linea politica piuttosto che un’altra. Ma in realtà, il progetto politico è tale se porta voti. Il miglior progetto politico, nel caso che propongo, è quello che dovrebbe portare più voti e maggiore aggregazione dal basso. Quindi, Rocco, difficilmente i comitati di valutazione potrebbero propendere per analisi fumose e qualitative. Solo che i voti si devono prendere aggregando quanto più possibile le persone interessate al bene della comunità. Non in altro modo.