• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su Annozero e droga fra i giovani


Vedi tutti i commenti di questo articolo

28 febbraio 2010 15:19

L’ultima parte dello scritto dice che i giovani non leggono "più". Quindi, si intende dire, che una volta (bisogna quindi stabilire data ed epoca), i giovani leggevano. Forse era il tempo della pietra, delle more, delle mele o delle pere!
E’ morto Alighiero un anno fa. Lo conoscevo. Leggeva di continuo. Ovunque lo vedevi, aveva un libro in mano e leggeva. Si faceva le pere e leggeva. Si faceva le pere e leggeva.
L’articolo dice che, che i giovani, i giovani, e soltanto i giovani, non hanno "più" miti né valori, ai quali ispirarsi. Un tempo invece, i loro corpi, ne trabaccavano. Chissà in quale tempo? E c’è da chiedersi di quale bontà fossero composti tali miti, tali valori; poichè stupri, torture, inquisizioni, roghi, crociate, caccie alle streghe, sebbene definiti santi, santi non erano, ma bensì criminali. Sappiamo bene oggi, in realtà cosa fossero, cosa siano stati.
Sempre i giovani! Parliamo esclusivamente di giovani poichè vecchi e attempati si trovano per legge divina al riparo da ogni dove, da ogni quando, come e perché.
Ma chissà in quale data traboccavano miti e valori quali Giove, Marte, Diana, Venere, Nettuno o Nessuno.
Nessuno era il figlio immorale di Nettuno, che anche lui una volta era nessuno, poi diventò Qualcuno, diventò Nettuno Nettuno Nettuno.
Per quanto si voglia definire l’arte: i filosofi ancora, ci stanno lavorando e da secoli. Se come asserisce chi scrive, non lo sa la regista, lo sa lui cos’è?
Vogliamo parlare di droga ora? Bene! parliamone.
Taoagi è su Youtube


Vedi la discussione






Palmares