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Commento di maurizio carena

su Sulla censura: lettera aperta ad AV


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maurizio carena maurizio carena 6 ottobre 2009 21:37

 Caro Damiano Mazzotti,
 credo non ci possa essere altro confine alla liberta’ di espressione che la propria coscienza.
Sono invece certissimamente certo (forse una delle poche certezze della mia vita) che tali confini NON possano essere stabiliti dal regime al governo. Qualunque esso sia.
 La stampa e la comunicazione in generale dovrebbero essere sempre diversi e distanti dal potere e, cosa piu’ importante, CONTRO, a prescindere dal colore politico di chi e’ al potere.

 Vero che quando si entra in un gruppo bisogna accettarne le regole. Ma in un social network con centinaia e forse domani migliaia, milioni di utenti-collaboratori converrai che e’ un po’ difficile e velleitario pretendere leggi universali, monolitiche e immutabili.
 Io credo che le "regole" non siano mai "per sempre" e cerco, nel mio piccolo, di combattere quelle che reputo sbagliate.
 In italia abbiamo sistema informativo regolato da leggi degne di Bokassa, un latifondo mediatico unico al mondo, un parlamento che, per la maggior parte odia il web e cerca di "normalizzarlo" con leggi che farebbero strabiliare Goebbels. per questo credo che il silenzio sia molto peggio di chi alza la voce: a gridare e insultare forse si sbaglia ma a tacere si sbaglia di piu’. Di questo sono convinto.
 Fermamente convinto.
 Se non ci fosse stato chi ha gridato e lottato e insultato e disobbedito e combattuto e pagato con la galera, l’esilio, la morte, noi (parlo per me) non potremmo starcene comodamente seduti davanti alla tastiera pontificando come ridicoli oracoli su politica, calcio e grandi fratelli.
 
 Riguardo all’imparzialita’ non so veramente di cosa stai parlando.
 Ho troppa stima di te per pensare che tu possa credere alla vecchia favoletta liberale, inculcataci dalle PR americane nel secolo scorso, che postula la mitica "fairness" dei mainstream. Un mito, appunto.Mi perdonerai la petizione di principio.

 Non esiste l’obiettivita’. Esiste solo la verita’ dei fatti (la cui scelta dei quali e’ un problema quasi insolubile) e la loro eterna lotta contro la menzogna del potere.
 Se AV non sara’ questo, allora non sara’ niente. Perlomeno niente di diverso dai mainstream.
 Noi non sappiamo quale sia la "verita’ " Ma conosciamo il nemico. E’ questo l’eterno punto di partenza. Spero anche per AV.
 Grazie per il commento.


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