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Commento di kocis

su Effetti del DDL sulla sicurezza la vittoria leghista e la sconfitta degli immigrati onesti


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kocis 13 agosto 2009 18:06
A.N.P.I.– Associazione Nazionale Partigiani d’Italia –
Sezione di CATANIA
 
[email protected]
 
 
 Catania, 12 agosto 2009
 
Comunicato Stampa
 
 
I migranti non regolari non devono essere denunziati in ospedale
 
L’ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - di Catania esprime forte dissenso, vivo allarme civile e grande preoccupazione democratica sugli gli eventi consumatosi giorno 10 agosto presso l’ospedale “Cannizzaro” di Catania.
Il “sacro” luogo di cura, di assistenza e protezione per tutti i cittadini, senza distinzione di appartenenze sociali o razza, come impongono gli indirizzi complessivi della Costituzione, fondante della nostra Repubblica, è stato violato nei suoi principi fondamentali.
Questo il significato, netto e chiaro, che scaturisce dalla denunzia e dall’arresto di due migranti, considerati irregolari dalla nuova legge-sicurezza, derivante dalla loro domanda di aiuto e soccorso richiesta in ospedale a seguito di vicissitudini che interessavano il loro stato di salute.
Di fatto, questa, sul piano etico, del diritto civile, umano e democratico, della giusta e neutrale assistenza, è la conseguenza più iniqua derivante del complessivo pacchetto sicurezza dedicato ai migranti che, oltre all’espulsione - con enormi sanzioni economiche - di persone umane che sono venute nel nostro paese e a Catania, per sfuggire a guerre, fame e disperazione, vengono di fatto condannati ad una vera e propria “morte civile”.
Molti di questi non hanno mai ricevuto il permesso di soggiorno, per quanto richiesto e pur svolgendo un’attività lavorativa, oppure , vengono considerati clandestini a seguito della perdita del posto di lavoro.
E’ facile supporre che a seguito del gravissimo episodio, i migranti presenti nel territorio catanese, privi del permesso di soggiorno, per evitare le gravi conseguenze, pur bisognosi di cura ed assistenza anche a seguito di eventi traumatici, non si presenteranno più nei presidi ospedalieri, a partire dal pronto soccorso.
Questo suscita enorme allarme sociale, per i migranti medesimi che pur colpiti da avvenimenti che riguardano il loro stato di salute faranno uso di lesive pratiche di improvvisato arrangiamento e di abbandono di cura anche per infezioni trasmettibili, e per i cittadini tutti date le conseguenze derivanti da malattie contagiose.
L’ANPI di Catania muove accorato e pressante appello a tutti gli operatori sanitari della nostra città e provincia di operare tutte le necessarie forme di neutrale assistenza e di eventuale civile disobbedienza. La vita umana e la salvaguardia della salute sono beni assolutamente primari che necessariamente devono essere prevalenti su ogni altro aspetto, a maggior ragione se iniquo e dannoso.
 
ANPI Catania
 

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