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Commento di lo scemo del villaggio

su La giustizia penale è morta


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lo scemo del villaggio 12 giugno 2009 09:09

 Meritorio articolo che richiama l’attenzione sull’ennesima vergogna legislativa a beneficio del pedo-nano al potere, anche se la cosiddetta "giustizia" in italia (e non solo) non e’ altro che legalita’ borghese della casta dei privilegiati al potere, che legittima lo sfruttamento della massa che vive nell’ignoranza, nel disprezzo della cosa pubblica, nell’illegalita’ sistematica.
 Comunque, visto che bisogna avere delle illusioni, e la giustizia e’ una di esse, e bisogna cercare di migliorarsi e tendere al "bene", ben vengano scritti cone questo, ripresi o meno da La repubblica" (in fondo tutti prendiamo sempre qualcosa da qualcuno e lo rielaboriamo).

 Eppero’ c’e’, a mio avviso, una grave mancanza: quella degli effetti censori di questo scandaloso DDL sul web.

 Che si ipotizzi il carcere per una servile pletora di pseudo giornalisti che sono prostitute dell’informazione, mi fa abbastanza sorridere. Ai servi basta lo schiocco delle dita e questo sono i mainstream attuali.

 Ma il bavaglio al web e’ una cosa di capitale importanza.
In italia un regime criminale sta cercando in ogni modo di censurare internet e, se verra’ approvata anche in senato questa ignobile legge di merda, il DDL intercettazioni, sara’ la morte dei blogger, la fine di YOU TUBE e Google e delle piattaforme in genere.
 Questi cani schifosi, che latrano in quel sudicio trogolo che e’ diventato il parlamento di questo stato da operetta, potranno, con questa nuova legge, distruggere la privacy dei netizen.
 Questi cani bastardi potranno, col piede di porco di uno strumentale "diritto di rettifica", strangolare i blogger.
 Questa casta politica di vecchi rincoglioniti e delle loro zoccole, questa casta di magnaccia e dei loro famigli, con la nuova legge-porcata-DDL intercettazioni, potra’ parificare, in modo surrettizio e vigliacco il web alla stampa, applicando alla rete la Legge sulla stampa del 1948.

 Consiglio, tra i tanti in giro in rete, l’articolo apparso ieri su www.puntoinformatico.it di Guido Scorza, che trattegia magistralmente l’orwelliano futuro che ci attende, se non faremo qualcosa. Consiglierei anche, sulla censura del web, gli articoli di un ex collaboratore di AV.

 Rettifica, diffamazione, ingiuria, obbligo di registrazione, comitato per il controllo di internet....la Corea del Nord verra a prendere lezioni di censura in questo paese fascista: l’italia.

 Sono stupito che nessuno scriva un pezzo su questo scandalo, ma del resto, se prima di scrivere su AV, ci si "informa" con la propaganda dei mainstream si corre il rischio di diventare, nostro malgrado, il loro megafono.

saluti


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