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Roberto Bertucci

Libero giornalista romano che dedica la propria intera attività - non solo di scrittore e di fotografo - a servizio del Mondo Unito, del quale scorge in anticipo, pur tra i lampanti segni contrari che possono scoraggiare i più, i chiari prodromi.
Ogni nazione è pertanto la sua Nazione e ogni cultura la sua cultura: entrando nell'una e nell'altra senza riserve e senza mai nemici, cerca di metterne in luce - per potenziarli - gli aspetti migliori, senza però mai scendere volutamente a compromessi.
Infatti egli è profondamente convinto che la verità è una e una soltanto e che tutti hanno il diritto e il dovere di cercarla e - se ne sono capaci e nella misura in cui ne sono capaci - anche di trovarla. La verità tutta intera, poi, non appartiene a nessuno che viva sulla terra, per cui la più grande umiltà e la mancanza di ogni pregiudizio è uno dei segni certi - secondo lui - di una vera grandezza.

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  • Primo articolo martedì 09 Settembre 2013
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  • Di Roberto Bertucci (---.---.---.233) 3 settembre 2013 16:58

    L’ho incontrato per caso anch’io, e l’impressione assai positiva che ho avuto del film mi ha poi convinto a scriverne. Il merito è pertanto di chi ha messo il link su internet, cui va anche la mia riconoscenza.

    Sembra incredibile, Vera, ma l’uomo - che pure è tanto intelligente - fa sempre gli stessi errori. Se studiassimo di più la storia e soprattutto se la capissimo nei suoi continui insegnamenti, la smetteremmo con le guerre. Oggi abbiamo tutto quanto occorre per costruire un mondo unito che darebbe enorme benessere e sicurezza a tutti. No, anche se i nostri Stati nazionali sono membri delle Nazioni Unite e pertanto hanno già rinunciato almeno in parte alla propria sovranità, c’è sempre qualcuno più intelligente di altri che ritiene che la ricchezza e la dignità di un popolo - o il suo prestigio internazionale - non stia nel costruire l’unità e la collaborazione tra tutti, ma nell’egocentrismo e in ultima analisi nelle armi. 
    Io non cesserò mai di credere nell’unità del genere umano e nel benessere moltiplicato per mille che l’unità tra tutti darebbe ad ognuno. Non credo affatto che la crescita venga dalla lotta, ma dall’amare la patria altrui come la propia.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Cultura

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