Yes We Can! Delirio collettivo o vero cambiamento?

Da qualche mese il mondo segue con un intersesse meno distratto del solito gli andamenti della “sfida” USA per le presidenziali. Dalla dura individuazione del candidato alla presidenza Democratico, alle recenti sfide e colpi bassi tra McCain ed Obama. McCain nonostante si definisca il Nuovo rappresenta il tipico candidato Repubblicano, ex combattente, legato ai valori tradizionali del suo partito, idolo del Texas.

La vera rivelazione è indiscutibilmente Obama a partire dalla sua iniziale raccolta fondi basata su piccole donazioni direttamente inviate dai cittadini accendendo all’apposita sezione del  suo sito, in tal modo Obama ha voluto sancire la sua indipendenza dai grandi gruppi di pressione che influenzano l’andamento della politica USA. Scelta geniale e coraggiosa come geniale il suo slogan Yes We Can, non credo avrebbe potuto trovare  di meglio.

In Obama sembrano racchiudersi tutta quella serie di elementi che dovrebbero portalo al successo, ha stile sia nel vestire sia nel parlare, la sua oratoria è impeccabile, ha fascino ed inspira simpatia, primo perché è afro-americano secondo perché l’immagine che si è dato è quella del “rivoluzionario” moderato, pronto a cambiare il voto degli USA. Obama pronto a garantire l’accesso alla sanità pubblica per i meno abbienti, Obama pronto a rinunciare con convinzione alla politica aggressiva Statunitense, Obama pronto a ridare fiducia, speranza e gloria agli USA.

Vista così sembrerebbe una manna dal cielo, un toccasana non solo per l’America ma per tutto il mondo, l’inizio di una nuova era, ma tutto ciò ha un fondamento di fattibilità o solo pia illusione? Potrà Obama stravolgere il cuore stesso degli USA, spazzar via con un colpo si spugna il potere di coloro che traggono vantaggio dalle periodiche aggressioni USA, siano esse motivate o esclusivamente pretestuose? Potrà Obama intaccare il potere delle Assicurazioni sanitarie instaurando una nuova era del welfare ?

Rispondere è quasi impossibile, mentre dubitare è lecito del resto come lo è sperare. Solo i fatti ci dimostreranno se Yes We Can sia stato uno spettacolare sogno o lo straordinario l’inizio del nuovo.