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Vincenzo Lo Zito accusato di vilipendio per uno status su Facebook?

 Nel Paese all'incontrario, cosa è il reato di vilipendio alle istituzioni?

A quanto pare non è costituito, ad esempio, dal dito medio sempre alzato di Ministri secessionisti nei confronti dello Stato italiano; nel Paese all'incontrario il reato di vilipendio è costituito dai commenti sulla propria pagina Facebook di un cittadino indignato ed esasperato che si chiama casualmente Vincenzo Lo Zito.

Infatti, la solerte Procura della Repubblica di Roma, reputando - evidentemente - particolarmente interessante la bacheca sul social network Facebook di Lo Zito ha chiesto al Presidente della Camera dei Deputati ed al Ministro della Giustizia l'autorizzazione a procedere nei confronti del medesimo Lo Zito per il reato di vilipendio alle Istituzioni, ai sensi dell’art. 290 del codice penale.

So che state pensando che sia uno scherzo, anche noi davanti a tale notizia siamo rimasti inizialmente increduli, ma non è affatto uno scherzo.

Noi, che facciamo della rete il nostro più grande strumento di comunicazione e di informazione, ben conosciamo le affermazioni del popolo di internet nei confronti delle persone fisiche che rappresentano le Istituzioni, e non ci sembra che le affermazioni di Lo Zito siano più “forti” rispetto a tante altre!

Certo è che la richiesta della Procura della Repubblica di Roma produrrà non poco disorientamento nel comune cittadino, che, oltre ad aver perso fiducia nell’intera classe politica giurassica e rappresentativa solo di se stessa e dei propri vergognosi privilegi, non potrà più sperare nemmeno in quelle Istituzioni che dovrebbero garantire l’applicazione della norma cardine in uno Stato di diritto e cioè: “La Legge è uguale per tutti”.

E allora ci domandiamo… Perché la Procura della Repubblica di Roma tra migliaia di utenti facebook, si sofferma proprio sulla bacheca di Lo Zito? E’ forse da attribuire al caso che Lo Zito è anche colui che da anni denuncia alle competenti autorità le irregolarità commesse da Maria Teresa Letta (Presidente della Croce Rossa Abruzzo da cui Lo Zito dipende), sorella del più noto Gianni Letta?

E’ sempre un caso che Lo Zito ha dovuto affrontare un processo penale per il reato di calunnia ed un altro processo militare per diserzione, che si sono conclusi con l’assoluzione con formula piena?

Queste domande continuano a ronzarci per la testa. E adesso ci chiediamo… cosa farà il nostro Parlamento ipergarantista (che solo pochi giorni fa ha negato l'autorizzazione a procedere nei confronti di Marco Milanese, accusato di peccati veniali come corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e associazione per delinquere), nei confronti di Lo Zito?

Seguiremo con particolare interesse gli sviluppi di quest’assurda vicenda (che dovrebbe concludersi presso la Giunta per le autorizzazioni a procederemercoledì 12 ottobre), con la promessa a Vincenzo Lo Zito - che stiamo seguendo sin dagli inizi del suo “calvario” - che useremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per tenere alta l’attenzione sulla questione!

Loro non molleranno mai, noi neppure! Stay tuned.

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