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Vietato guidare dopo gli 80 anni

Una proposta "intelligente" che per fronteggiare drasticamente le vittime della strada, prevede di revocare la patente superati gli 80 anni

 
Una cosa è certa, che nel nostro paese di gente che ha tanto di quel tempo per idealizzare proposte di legge nuove, chiassose ed inadeguate alla realtà socio economica del nostro paese pare che brulichino. Oggi si propone di stabilire un’età limite oltre la quale l’adulto, raggiunta la veneranda età di ottant’anni, della patente di guida potrà solo farsi un bel quadretto ricordo.
 
Il tutto dettato dalla necessità di fronteggiare il dilagante massacro di vite umane che giornalmente avviene sulle nostre strade. Il fine è encomiabile, ma come al solito il mezzo è sbagliato. Prima di tutto esaminerei le statistiche di questi ultimi anni per verificare quanto hanno inciso in percentuale gli incidenti provocati dagli ultra ottuagenari, per poi capire se è lecito intervenire e soprattutto come. Stabilire una età limite è l’errore più grossolano che potremmo fare. Questa legge darebbe dello stupido o peggio ancora dell’impreparato a tutte le commissioni mediche d’Italia che continuano a rilasciare patenti anche ad ultra novantenni.
 
Non posso pensare che queste commissioni operino a cuor leggero e poi gli esami medici e psicoattitudinali sono svolti da medici delle strutture pubbliche. Quindi una garanzia sulla idoneità di guida dovrebbe essere buona. Allora perché mettere in discussioni queste valutazioni e l’operato di queste commissioni? Fossi io un componente di queste mi sentirei offeso. Cosa diversa è invece valutare l’opportunità di inserire nuovi test ed esami clinici più approfonditi. La vita media si sta allungando, i nuovi farmaci, le terapie in genere sono in continua evoluzioni consentendo all’adulto di arrivare spesso oltre la soglia degli ottanta anni in splendi forma fisica e mentale. Infine non sottovaluterei l’impatto psicologico che potrebbe avere una norma così categorica. Il problema della sicurezza stradale non lo si risolve con la limitazione a guidare sino 80 anni, la si affronta con interventi legislativi diretti a coloro che causano incidenti perché drogati e ubriachi affinchè vadano a finire veramente in galera e che il permesso di guida gli venga revocato a vita. E proseguirei con la realizzazione di veicoli con minore potenza, non si riesce a capire perché se i limiti massimi di velocità in Italia sono i 150 chilometri orari, ci siano in circolazione auto che possono raggiungere anche il doppio di detta velocità.
 
Certo questo è contro il superiore interesse delle case automobilistiche.

 

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