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Via Berlusconi, effetto domino a Nord

Con la caduta di Berlusconi si sta generando un effetto domino a Nord. Varese, Verona e Zamparini.

Il terremoto politico che ha colpito Roma ha conseguenze anche a Nord. Soprattutto laddove esistevano situazioni già a rischio, la caduta di Berlusconi e il passaggio della Lega Nord all’opposizione ha di fatto innescato un possibile effetto domino su alcune amministrazioni locali.

Non è un caso che i primi segnali di cedimento arrivino da Varese e da Verona, città guidate da sindaci maroniti, negli ultimi tempi molto critici rispetto all’alleanza tra Carroccio e Berlusconi.

A Varese, tutto è nato dalle dichiarazioni dell’ex vice Sindaco Ermolli (PdL) contro l’assessore all’Urbanistica Binelli (Lega Nord), accusato duramente di aver minato l’edilizia locale, ingessando la città. Sono poi arrivate le dichiarazioni di alcuni dirigenti locali del PdL a chiarire la situazione:

Con la fine di Berlusconi si chiude un’era. E l’alleanza con la Lega era tenuta insieme solo da Berlusconi. Del resto, anche nel Carroccio le cose sono cambiate. Non è mai successo in vent’anni che Umberto Bossi venisse contestato a un congresso.

Dichiarazioni alle quali i lumbard rispondono a tono:

A noi va bene correre da soli. E anche loro visto che hanno già rotto l’alleanza.

E in questa confusione torna di moda l’UdC, al momento impegnata in un’opposizione che sembra più frutto di un patto di non belligeranza.

A Verona la situazione non è molto differente. Il sindaco Tosi, da sempre critico nei confronti dei vertici cerchiomagisti, ha già avvertito gli alleati del centrodestra: alle prossime amministrative potrebbe presentarsi solo con la Lega e la sua lista civica:

Se a Roma la Lega prenderà una strada e il Pdl un’altra, sarebbe improbabile andare assieme alle elezioni comunali.

Nel frattempo, nasce il partito che ti aspettavi benissimo. Si chiama "Movimento per la gente".

Home page di «Movimento per la gente»

Movimento, già, non partito. E per la gente, sulla scia del peggior berlusconismo. A guidarlo Maurizio Zamparini, imprenditore friulano e presidente del Palermo Calcio. La motivazione alla base della discesa in campo è Equitalia, la società incaricata della riscossione nazionale dei tributi:

Equitalia sta massacrando le partite Iva di Italia. Fondo questo movimento perchè dalla vita ho avuto tanto e ho imparato che dare agli altri è più importante che ricevere. Dobbiamo far partire la nostra amministrazione dal basso, non dall’alto con persone che ci dicono cosa fare e che ci hanno portato al disastro. Questo è un ruscello che parte da qui e al quale si uniranno altri ruscelli non soltanto per fermare Equitalia ma per dare una nuova impronta per un’Italia in cui i politici vanno a lavorare per la gente.

Una storia già sentita, insomma.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.217) 16 novembre 2011 18:47

    Rigenerazione >

    Per Bossi il Sud è solo “zavorra” e quindi “se l’Italia va giù la Padania viene su”.
    Eppure nel passato triennio per finanziare le “esigenze” del Nord l’ex-governo è ricorso anche ai 2/3 della quota (53 mld) riservata dai Fondi Fas allo sviluppo del Mezzogiorno.

    Per Maroni la Lega è baluardo di democrazia e senza l’opposizione della Lega quello di Roma “diventerebbe un Parlamento come quello di Gheddafi”.
    Eppure non serve l’opposizione per chiamare “Parlamento padano” quello che è il “gran consiglio” Vicentino.
    Nel paese del Barbiere e il Lupo si dicono e si fanno cose davvero singolari …

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