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Venezia: agosto e settembre alla Fenice e al Malibran tra Concerti sinfonici e corali, lirica e spettacoli musicali

Di nuovo disposti intorno ai musicisti, gli spettatori del Teatro la Fenice sono pronti a riprendere il mare della musica a bordo della grande arca, ma la flotta si arricchisce anche del nuovo palcoscenico del Malibran

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Tenendo come riferimento assoluto il distanziamento interpersonale, regola da rispettare tassativamente da parte del pubblico così come dai lavoratori, la riapertura delle attività del Teatro veneziano ha visto un inizio graduale: i primi concerti in diretta streaming dal palcoscenico del Teatro La Fenice, trasmessi attraverso i canali social; i concerti del mese di luglio con il pubblico presente in sala e l’installazione dell’ormai famosa ‘arca’ che ha ospitato anche, primi in Italia, un’opera (Ottone in villa di Vivaldi).

Altrettanti piccoli passi sono stati osservati per le masse artistiche: prima le formazioni cameristiche, poi i complessi ridotti, fino alla compagine sinfonica, ma ora la Fondazione veneziana è pronta per una programmazione artistica dal 22 agosto a fine ottobre con undici titoli tra opere, concerti e spettacoli che si svolgeranno sia al Teatro La Fenice che nel nuovo palcoscenico del Teatro Malibran.

Si comincia dunque sabato 22 agosto 2020 con la bacchetta di Tito Ceccherini, che guiderà l’Orchestra del Teatro La Fenice nella Sinfonia n. 40 in sol minore kv 550 di Wolfgang Amadeus Mozart e nel Pulcinella di Igor Stravinskij, il balletto in un atto per piccola orchestra su musiche di Giovani Battista Pergolesi che vedrà la partecipazione delle tre voci soliste del mezzosoprano Valeria Girardello, del tenore Leonardo Cortellazzi e del basso Matteo Ferrara.

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La musica corale di Giuseppe Verdi sarà protagonista nell’appuntamento successivo, in programma domenica 23 agosto 2020: il Coro del Teatro La Fenice diretto da Claudio Marino Moretti e accompagnato al pianoforte, eseguirà una carrellata di pagine corali tra le più amate del compositore parmense, da «O Signore, dal tetto natio» dai Lombardi alla prima crociata, passando per «Patria oppressa» dal Macbeth fino ai due pezzi diventati ormai caposaldi del repertorio della compagine fenicea, vale a dire «Va’ pensiero sull’ali dorate» dal Nabucco e «Libiam ne’ lieti calidi» dalla Traviata. Interverranno nelle vesti di solisti il soprano Sabrina Mazzamuto, il contralto Mariateresa Bonera, il tenore Safa Korkmaz e il basso Antonio Casagrande.

Nelle serate di mercoledì 26 e sabato 29 agosto 2020, lo spettacolo si sposta al Teatro Malibran, che con un nuovo allestimento dell’Histoire du soldat di Igor Stravinskij inaugura un palcoscenico completamente rinnovato e molto più tecnologico, realizzato con la partnership tecnica di Fest. La storia del soldato, una storia da leggere, recitare e danzare in due parti per voce narrante e piccola orchestra su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz, andrà in scena in un adattamento teatrale in lingua italiana affidato all’attore e regista Francesco Bortolozzo e alla danzatrice e coreografa Emanuela Bonora, con i costumi di Marta Del Fabbro e le luci di Fabio Barettin. Della parte musicale sarà responsabile Alessandro Cappelletto, che sarà alla testa degli Strumentisti dell’Orchestra del Teatro La Fenice. La prima dell’Histoire du soldat si svolgerà il 26 agosto, proprio il giorno del compleanno della collezionista americana Peggy Guggenheim. La mecenate fu amica di Stravinskij, e lo ospitò a Palazzo Venier dei Leoni nel settembre del 1957. Tale presenza è testimoniata dalla firma, accompagnata da una battuta musicale, lasciata dallo stesso compositore sul libro degli ospiti in cui Peggy conservava firme e dediche dei tanti personaggi celebri che venivano a trovarla.

Il mese di agosto si chiuderà con un altro prestigioso concerto sinfonico, dedicato a Ludwig van Beethoven: venerdì 28 agosto 2020, al Teatro La Fenice, Antonello Manacorda dirigerà l’Orchestra del Teatro La Fenice nell’esecuzione della Quarta e dell’Ottava Sinfonia del compositore tedesco, ampiamente celebrato anche nel corso di tutta la Stagione Sinfonica 2019-2020 per festeggiare il duecentocinquantesimo anniversario della sua nascita.

Nel mese di settembre, al Teatro La Fenice si succederanno interessanti titoli operistici. Dido and Æneas, la sola opera interamente cantata scritta da Henry Purcell, su un libretto in tre atti di Nahum Tate tratto dal quarto libro dell’Eneide di Virgilio, andrà in scena in un nuovo allestimento firmato dal regista e coreografo Giovanni Di Cicco e da Massimo Checchetto per le scene, Carlos Tieppo per i costumi e Fabio Barettin per le luci, con la direzione musicale di Tito Ceccherini. Nel cast figurano nei ruoli principali Giuseppina Bridelli (Dido) e Antonio Poli. Tre le recite in programma: venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 settembre 2020. Roberto Devereux di Gaetano Donizetti sarà invece allestito in forma semiscenica nelle serate di martedì 15, giovedì 17 e sabato 19 settembre 2020, direttore Riccardo Frizza , regia Alfonso Antoniozzi.

Si intitola Gondellieder ossia Goethe e le canzoni da battello il concerto con letture in programma venerdì 18 settembre 2020: l’attrice Ottavia Piccolo leggerà pagine dal diario veneziano di Johann Wolfgang von Goethe, scandite dalle ritrovate barcarole di Johann Adolf Hasse che saranno eseguite dal soprano Giulia Alberti e dai asolisti della Venice Chamber Orchestra sotto la direzione di Pietro Semenzato. Lo spettacolo gode del patrocinio e contributo del Goethe Institut, del patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania Milano ed è realizzato dalla Fenice insieme all’Associazione Culturale Italo-Tedesca di Venezia, al Venice Centre for Digital and Public Humanities dell’Università Ca’ Foscari, con il production partner aA29 Project Room.

A cavallo tra settembre e ottobre tornano due capisaldi del repertorio della Fenice, vale a dire Il trovatore (2 e 4 ottobre 2020) con la regia di Lorenzo Mariani e la direzione di Daniele Callegari e La traviata (25 e 27 settembre 2020) regia Christophe Gayral, direzione Stefano Ranzani: entrambe i titoli saranno proposti in forma semiscenica. Mentre per le opere successive previste nel mese di ottobre saranno entrambe dirette da Federico Maria Sardelli, il dittico settecentesco composto da Der Schauspieldirektor di Wolfgang Amadeus Mozart e Prima la musica e poi le parole di Antonio Salieri (9, 11, 15, 17 e 20 ottobre 2020) con la regia di Italo Nunziata e Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini con la regia di Bepi Morassi (18, 21, 22, 23, 24 e 25 ottobre 2020), l’auspicio è che si possa tornare a regie e allestimenti in regime di completa normalità.

Il Sovrintendente Fortunato Ortombina auspica di poter tornare quanto prima a una condizione di lavoro e di spettacolo di piena normalità addirittura per gli ultimi spettacoli di ottobre, ma soprattutto per novembre, quando verrà inaugurata la prossima Stagione con la ripresa della Carmen di Georges Bizet.

 

Marina Bontempelli

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