Uno sguardo laico al voto in Europa (e non solo)
Ecco il nuovo numero del bimestrale dell’Uaar Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. Con interviste, rubriche, recensioni per conoscere l’impegno di uomini e donne, dell’Uaar e non solo. Con uno sguardo laico umanista su temi come diritti, etica, filosofia, politica, scienza. Sessanta pagine dedicate a chi vuole cambiare il mondo per renderlo più laico, più umano, più assennato. Con gli approfondimenti e le storie che non trovate altrove.
La copertina del numero 4/2024 di Paolo Ferrarini evidenzia ironicamente l’influenza del confessionalismo durante le elezioni. Il direttore della rivista Raffaele Carcano fa una carrellata delle consultazioni elettorali, da un punto di vista laico, in Europa e in generale nel mondo. Valentino Salvatore si concentra sul “fenomeno” nostrano del generale Vannacci, eletto alle europee con la Lega. Per esaminare il fenomeno dei cattolici a sostegno di Donald Trump ospitiamo un articolo della giornalista Mary Jo McConahay ripreso dal New Humanist.
In questa uscita abbiamo affrontato tante altre tematiche. Il giornalista Federico Tulli snocciola variegate e atipiche tipologie di cappellano, mentre il suo collega e addetto stampa dell’Uaar Daniele Passanante si dedica ai cappellani militari, entrambi con un occhio ai privilegi di tutti questi preti. Arianna Tersigni parte dalla polemica su uno spot delle patitine ritenuto “blasfemo” per indagare i limiti della pubblicità quando tratta di religione. L’avvocato Alessandro Cirelli parla di una sentenza della Cassazione sull’insegnamento dell’educazione sessuale a scuola. La responsabile iniziative legali dell’Uaar Adele Orioli commenta un altro pronunciamento della Cassazione, stavolta sul dissidio tra due genitori relativo all’educazione religiosa di un figlio. Il divulgatore Silvano Fuso si dedica al nostro “ineffabile” ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che si distingue per l’approccio scarsamente scientifico. Il medico Paolo Filidei ci spiega perché i vaccini sono paradossalmente vittime del loro stesso successo. Alle serie tv che parlano di riti laici dedicano un articolo scritto a quattro mani la giurata del Premio Brian Micaela Grosso e Maria Pacini, responsabile del progetto Uaar Cerimonie Uniche. La questione dell’assistenza sessuale ai disabili (con relativi tabù religiosi) viene approfondita da Loris Tissino e Nicola Zanolin con interviste al fondatore dell’associazione LoveAbility, Maximiliano Ulivieri, e a Carlo Zoratti, autore del film-documentario The Special Need.
Per venire a questioni che vedono l’impegno diretto dell’associazione, la responsabile circoli Irene Tartaglia ci presenta le attività del circolo Uaar di Milano. Abbiamo anche dato spazio alla prima edizione del Premio Lautsi, dedicato alla compianta attivista laica Soile Lautsi: il riconoscimento, consegnato dal marito Massimo Albertin durante il Campus dell’Uaar svoltosi nella sede nazionale di Roma lo scorso giugno, è andato a Franco Coppoli, il docente che si è ribellato all’imposizione del crocifisso a scuola. Non mancano le rubriche ricorrenti del bimestrale. L’Osservatorio laico dedicato a leggi e sentenze in Italia e all’estero, positive o negative. Impegnarsi a ragion veduta a firma del segretario Roberto Grendene per ricordare ciò che l’Uaar ha fatto e sta facendo in concreto. La carrellata delle attività dell’associazione sul territorio a cura della responsabile circoli Irene Tartaglia. Il “giro del mondo” per rilanciare iniziative di altre associazioni laico-umaniste, del responsabile relazioni internazionali Giorgio Maone. La rassegna di studi accademici su religione e non credenza che ci presenta Leila Vismara. Le proposte di lettura per segnalare tre libri recenti che ci sono sembrati interessanti. La sezione Arte e ragione in cui Mosè Viero rilegge con sensibilità laica un’opera d’arte per ogni uscita. Infine il riflettore di Agire laico per un mondo più umano, su piccoli e grandi fatti che ci raccontano l’impegno per la laicità e i diritti nel mondo.
Vi proponiamo intanto il redazionale di questa uscita, intitolato Eletti.
Nel 2024, nel mondo, sarà eletto un numero senza precedenti di parlamentari. Ma la loro qualità sarà mediamente più alta? C’è da dubitarne. Come c’è da dubitare che siano mediamente più laici. Anzi, è forte il rischio che molti eletti siano non solo clericali, ma estremisti religiosi. Eletti dal popolo, ma al servizio quasi esclusivo degli eletti di un dio. È un tema a cui abbiamo dedicato diversi articoli.
Chiaro che, se pensi di essere stato eletto da un dio, le tue ambizioni cominciano a diventare consistenti. Ed ecco che gli eletti di dio chiedono, e ottengono, che lo Stato sia al loro servizio – a maggior ragione se dispongono anche di uno Stato proprio, come il Vaticano. Il caso del Bambino Gesù ne è la più lampante dimostrazione. Ma lo è anche il numero impressionante di cappellani.
Il gioco al rialzo (che spinge la laicità al ribasso) fa sì che stiano tornando di moda i politici che si sentono a loro volta eletti da un dio. O che pensano che la loro posizione consenta loro di filosofeggiare su temi su cui sono assolutamente impreparati, come il concetto di esseri senzienti.
Ma c’è anche molto altro di cui trattiamo, in questo numero. Per esempio, la sessualità dei diversamente abili. O gli aspetti legali delle scelte in materia scolastica. In un’epoca in cui c’è troppa timidezza laica e troppa razionalità compressa, scegliamo temi importanti che non sono sotto i riflettori, cercando per quanto possibile di essere interessanti. E letti, ovviamente!
Leila, Micaela, Paolo, Raffaele, Valentino
La redazione
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