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Un Mazinga a settimana. Tutti vogliono rottamare, ma chi costruisce?

Più che politici sembrano tanti piccoli Mazinga, che invece di fare qualche riforma ed il bene del paese cercano di abbattere l’Imperatore delle Tenebre dietro l’angolo. E’ un continuo ed un crescendo. Ogni giorno nasce e sorge qualcuno che vuole fare piazza pulita o tabula rasa dell’altro. Un tempo l’odio e tutti i raggi gamma erano concentrati contro i partiti avversari ed abbiamo vissuto il bipolarismo all’italiana senza esclusioni di colpi, oggi l’iniziativa politica è in mano al singolo ed al politico mediaticamente forte, che cerca di imporsi sugli altri tramite annunci roboanti e colpi ad effetto. Una sciabolata di là, una polemicuccia di qua, un indignazioni qui, una protesta di là ed il mostro da schiantare è servito.

L’ultima ad arrivare in ordine di tempo è stata Daniela Santanchè che ha chiesto di azzerare il Pdl, tutta la classe dirigente e gli organigrammi del partito (Alfano compreso) per ripartire da zero (forse con Berlusconi). Aveva incominciato Matteo Renzi che avendo scambiato le primarie “per la notte dei lunghi coltelli” chiedeva di radere al suolo il quartier generale del partito democratico. Ci prova tutti i giorni Beppe Grillo che da anni bombarda dal suo blog il Palazzo ed acquista ogni giorno più consensi. 

Non è più politica sono dichiarazioni di intenti e un po’ di guerra fratricida. Nessun programma, nessun idea, nessuna prospettiva. È solo una continua demolizione di quello che siamo e siamo stati. L’Europa non esiste, i partiti sono tutti marci, le istituzioni sono malate, le regioni non funzionano più, i politici sono tutti ladri, l’Italia è in perenne declino.

“Via tutti, da Alfano a Cicchitto, da La Russa a Frattini. L'apparato è un cancro. La gente è con me, a via dell'Umiltà sembrano vivere su Marte” sentenzia Daniela Santanchè con l’obiettivo non troppo nascosto di far esplodere il PDL e le correnti che lo compongono. I suoi colleghi di partito per difendersi l’hanno chiamata “s-fascista!”. Ma non si comprende il perché di quella “S” e chi le abbia dato tutta quella visibilità ed importanza per lanciare mine tanto destabilizzanti. Se i mille Alfano che posseggono il PDL non riescono a parare le bordate della pasionaria di Cuneo il caos nella destra è davvero oltre il livello di guardia.

 “Vai con la rottamazione” ha gridato Renzi con il suo camper in giro per lo stivale. Ha ottenuto le non-candidature di D’Alema e Veltroni e già si è pentito. Oltre a togliere le uniche due persone che mettevano un po’ di contenuti nella zuppa della sinistra ha tolto visibilità alla propria campagna per le primarie. Renzi ha avuto quello che voleva e per rimediare, al calo di riflettori adesso punta mestamente al passo indietro della Bindi. Che consolazione...

Grillo nel suo cupo dissolvi attacca tutto e tutti, salva solo le 5 stelle del suo movimento. Il suo bersaglio preferito è Mario Monti, chiamato Rigor Montis. Però dobbiamo essere coscienti di una cosa. Se oggi ci fosse un governo targato M5S quel numeretto che ieri si attestava a 305 punti e rappresenta gli interessi che paghiamo sul debito schizzerebbe a 600, e dovremmo dichiarare fallimento. Stop ai Mazinga che spaccano montagne e partiti. Basta con i rottamatori, i pasradan della verità ed i guardiani della rivoluzione all’italiana. Ridateci la politica, qualche riforma e se avanza un po’ di speranza.

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