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Uccisioni, condanne e torture: la soppressione dell’identità pamira in Tagikistan

In una sua nuova ricerca sul Tagikistan, Amnesty International ha denunciato una vera e propria narrazione ufficiale pregna di pregiudizio da parte delle autorità locali nei confronti della minoranza pamira, che dà luogo a prassi repressive e una diffusa discriminazione.

I pamiri, residenti nella Regione autonoma del Gorno-Badakhstan, sono prevalentemente sciiti ismailiti. Sono privi di riconoscimento ufficiale, la loro lingua è bandita dall’informazione e dall’istruzione, non possono avere posizioni di rilievo nell’amministrazione pubblica, i loro esercizi commerciali sono spesso distrutti e i proprietari soggetti a estorsioni.

“Per le forze di sicurezza, la parola pamiri equivale a separatisti, oppositori, nemici dello stato”, ha raccontato un attivista.

Negli ultimi tre anni la presenza e le attività delle forze di sicurezza nella regione pamira sono aumentate, con la scusa sempre buona della “lotta al terrorismo”. La capitale del Gorno-Badakhstan, Khorugh, è presidiata da agenti e soldati in assetto di guerra.

Gli arresti, per reati vagamente formulati come “attentato alla sicurezza pubblica”, “violazione delle regole fondamentali dell’ordine costituzionale o del funzionamento dell’amministrazione”, sono all’ordine del giorno così come le torture.

C’è una episodio-spartiacque nella storia recente di questa minoranza: l’uccisione, nel novembre 2021, di un noto esponente pamiro, Gulbiddin Ziyobekov. Descritta come esito di uno scontro a fuoco, potrebbe essersi trattato in realtà di un’esecuzione extragiudiziale.

Seguirono proteste, dapprima pacifiche e poi – dopo l’uccisione di due manifestanti e decine di feriti – violente. Altri morti vi furono nel maggio 2022 e tra questi un’altra figura di spicco della minoranza pamira, Mamadbokir Mamadbokirov.

Scattò allora una campagna di arresti contro attivisti della società civile, difensori dei diritti umani, avvocati e giornalisti indipendenti.

La giornalista Ulfatkhonim Mamadshoeva sta scontando una condanna a 21 anni di carcere, gli avvocati Faromuz Irgahev e Manuchehr Kholiknazarov sono stati condannati rispettivamente a 29 e 15 anni di carcere.

 

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