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Turchia, Osman Kavala è entrato nell’ottavo anno di carcere

Nonostante ripetute sentenze della Corte europea dei diritti umani, che dovrebbero essere vincolanti per la Turchia, che ne hanno ordinato la scarcerazione, il prigioniero di coscienza Osman Kavala continua a restare in carcere.

Sono trascorsi ormai sette anni da quando Kavala è entrato in prigione per scontare una condanna a vita per “aver tentato di rovesciare il governo”. Con lui, stanno scontando condanne a 18 anni altri protagonisti della lotta non violenta per la conservazione del Gezi Park di Istanbul: Çiğdem Mater, Can Atalay, Mine Özerden e Tayfun Kahraman.

 

Eppure, Osmal Kavala continua a resistere all’ingiusta condanna e mantiene l’ottimismo. Questo è quanto ha scritto ad Amnesty International in occasione del triste “anniversario”:

“Ormai ho completato il mio settimo anno in carcere. Durante questo periodo, ho subito un procedimento giudiziario che ha completamente violato la presunzione d’innocenza, basato su accuse prive di fondamento e su false dichiarazioni. In questi anni non ho potuto condividere la mia vita con mia moglie, mia madre e le persone a me care. L’azione della società civile che, a mio avviso, promuove una cultura di pace e di riconciliazione, è ostacolata da anni ma resta una fonte di consolazione il fatto che Gezi Park continua a essere un parco di cui beneficiano cittadine e cittadini di ogni età e origine. Soprattutto, mi consola vedere il progresso del mio paese verso lo stato di diritto. Sono convinto che questo accadrà e che sarò in grado di sentirmi davvero libero!”

 

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