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 Home page > Attualità > Ambiente > Tremonti o Scherzetto? Halloween secondo il governo

Tremonti o Scherzetto? Halloween secondo il governo

Scherzetto, sembrerebbe.
Un modo carino, visto che di dolci dal governo non se ne vede arrivare dai tempi del piano Marshall, è arrivato uno scherzetto.

Parliamo sempre della legge 133, ma non della sua parte dedicata all’istruzione (distruzione?), quella capitanata dal ministro del taglio (e cucito) Gelmini.
No la parte in questione è un’altra, e ve la riporto:

1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, definisce la «Strategia energetica nazionale», che indica le priorità per il breve ed il lungo periodo e reca la determinazione delle misure necessarie per conseguire, anche attraverso meccanismi di mercato, i seguenti obiettivi:
a) diversificazione delle fonti di energia e delle aree geografiche di approvvigionamento;
b) miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo;
c)
promozione delle fonti rinnovabili di energia e dell’efficienza energetica;
d) realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare;


d-bis) promozione della ricerca sul nucleare di quarta generazione o da fusione; e) incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica;
f) sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell’energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra;
g) garanzia di adeguati livelli di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori.

Non so, vedete voi. Le conclusioni, mi sembra, si possano trarre da sole. Io ne traggo un paio almeno. Innanzitutto, si vede che è uno scherzo dal fatto che si propone di investire contemporaneamente nel nucleare e nelle fonti rinnovabili. Ovvero, me li immagino, seduti al tavolo che (s)ragionano: si, ok, a tutta birra il nucleare, ma in qualche modo dobbiamo fare finta di essere moderni, apsso con i paesi scandinavi, ed in qualche modo dobbiamo giustificare il fatto che Enel chiede una percentuale su di ogni singola bolletta agli italiani ai fini della ricerca per le fonti rinnovabili. Che poi lo sanno tutti che nessuno ci investe, ma è carino da dire..

Interessantissimo anche il punto F. Specialmente in seguito al fatto che l’Italia non rispetterà gli accordi in tema di ambiente contratti con l’Europa durante il governo Prodi. E solo perchè sono accordi, come dice anche il Financial Times, che fanno male alle imprese.

E’ uno scherzetto, senza ombra di dubbio...

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