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Tetano, l’Accattone del Tempo

C’era una volta un Mago Accattone che campava sgombrando coscienze dal fastidioso Passato, rottami di ricordi altrui giacevano nel suo Cimitero della Civiltà...

C’era una volta un Mago Accattone che campava sgombrando coscienze dal fastidioso Passato. Il buon uomo non si faceva nemmeno pagare per svuotare anime da ingombranti fardelli che, talvolta, scaricava nel suo fazzoletto di terra dimenticato da Dio, per selezionare il tempo ancora utile da quello perduto. Rottami di sorpassati ricordi altrui giacevano nel suo Cimitero della Civiltà, in attesa di essere demoliti.

Tetano, così lo chiamavano, sminuzzava anni vecchi e li portava in fonderia, trasformandoli in nuovi giorni di sopravvivenza. Una roulotte sgangherata era la sua abitazione. Dimorava in quel luogo sperduto anche per custodire i suoi relitti. Aveva imboscato memorie d’epoca, a cielo aperto, sotto ferraglie varie, a depistare possibili ladri del suo Futuro. La sua pensione accumulata, sperava lui. In tanti lo contattavano, chi non ha ricordi-spazzatura da eliminare? Spesso compiva anche opere di pulizia urbana, togliendo dalla strada rottami abbandonati da umani incivili.

Un bel giorno andò a fargli visita l’avido Presente che aveva loschi interessi e decise che quel Passato doveva sembrare scomodo, nocivo. Per farsi bello agli occhi dell’Ignoranza ordinò di mettere sotto sequestro il sepolcro del vecchiume. Poi chiamò l’Informazione da quattro soldi che immortalò i sarcofaghi contenenti chincaglierie del Tempo insinuando fossero i veleni del Progresso, spacciando così il povero Accattone per un eco-trasgressore che attenta alla salute dell’ambiente.

Eppure, l’uomo guadagnava poco, pochissimo denaro. Non si arricchiva con gli scarti del Progresso, come l’eco-mafia. Non aveva puttane a sorvegliare montagne di rifiuti che ardono, non smaltiva illegalmente scheletri contaminati, non aveva seppellito tir-serbatoi chimici nella sua terra, non c’era manco l’ombra di un rifiuto veramente dannoso, nel piccolo, brutto ma pulito “sfascio”. Solo qualche lattina di petrolio per scaldarsi con la stufa, una bombola di gas per il suo fornelletto, una fotocopiatrice malmessa: sciocchezze per uso personale e un’accozzaglia di carcasse da cremare.

Ma oggi mondezza fa ricchezza, e la licenza da Accattone (ferro vecchio) fa gola. Così, avevano stroncato l’umile lavoro del povero mago demodè. Nonostante la Giustizia dovesse ancora dimostrare se per il Futuro è dannoso fare stoccaggio di ferruginoso Passato, non di cancerogeno Presente.

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