Taranto, il primo maggio alternativo
Duecentomila persone presenti alla terza edizione del concerto "alternativo" del primo maggio di Taranto. Una grande festa e una grande occasione di discussione delle tematiche più angoscianti delle terre del sud.
Scrivono di duecentomila persone presenti alla terza edizione del concerto "alternativo" del primo maggio di Taranto. Forse anche qualcosina in più. Certo è che quel grande "Parco archeologico delle mura greche" era veramente pieno zeppo di persone e con un viavai ininterrotto di giovani fino a tarda ora.
E' stata una festa, come sempre, partita dal basso e che il comitato di "Cittadini e lavoratori liberi e pensanti", da tre anni ormai, continua a incentrare sulle tematiche sociali più urgenti non solo di Taranto e la Puglia, ma di tutto il sud.
La festa è stata aperta con un forte grido contro la contemporanea apertura dell'Expo e con una forte solidarietà e partecipazione alla manifestazione di Milano. Si è parlato anche di quelli che lottando contro l'abbattimento degli alberi contaminati da Xylella nel Salento; dei No Muos, dei No Tav e dei No TRiv. Non si poteva non parlare di Taranto, del rischio chiusura della facoltà di Beni culturali, dell'Ilva e dell'incresciosa connivenza e complicità dei sindacati maggiori in tutta la vicenda.
"Noi non siamo in contrapposizione con la festa musicale del primo maggio di Roma; siamo in contrapposizione con le scelte politiche imposte da quei sindacati che la organizzano» ha detto, infatti, Michele Riondino.
La festa di Taranto non ha avuto contributi pubblici o di partiti politici (o peggio ancora di multinazionali) ma tutto è costruito con le donazioni dei cittadini e con quello di piccolissimi sponsor. Certo niente a che fare con gli sponsor di Rai, Enel e Trenitalia (per non parlare del contributo del comune di Roma e di altri enti pubblici) della kermesse romana.
Taranto ormai è il concerto alternativo a quello romano ridotto ormai, da anni, a un semplice festival musicale approntato per esigenze diverse da quele sindacali. Esigenze che hanno impedito di far salire sul palco le coppie gay. E se Bregovic non avesse intonato "Bella ciao" forse manco più se lo ricordavano perché stavano lì.
Anche la musica a Taranto è stata antagonista ed è stata quella di Francesco Baccini, Officina Zoè, IoSonoUnCane, Andrea Rivera, Velvet, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Diodato, Brunori, Subsonica, Roy Paci & Aretuska, Marlene Kuntz, Caparezza, Fido Guido, Mannarino, Davide Berardi, John De Leo, e tanti altri ancora, tutti accorsi gratuitamente, insieme ai musicisti emergenti scelti attraverso il contest "destinazione uno maggio".
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