• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Storia Zineb Redouane: giornale inchioda la polizia francese

Storia Zineb Redouane: giornale inchioda la polizia francese

Zineb Redouane era una donna di ottanta anni. Fu assassinata, vogliamo sperare solo colposamente, dalla polizia francese la sera del 2 dicembre 2018, due anni fa.

Armato di fucile cougar, un agente della CRS [1] le sparò una granata MP7 in casa mentre lei si affacciava alla finestra posta al quarto piano dell’immobile per chiudere le persiane. La granata colpì la donna a circa 97 chilometri orari e quindi entrò nel piccolo appartamento causando un’esplosione assordante e l’emissione di una quantità fatale di gas lacrimogeno. La granata è infatti fabbricata per esplodere all’aperto e disperdere il gas in un’area di mille metri quadri, non certo per essere impiegata in un locale chiuso.

La donna non sopravvisse all’esplosione ed al gas.

A distanza di due anni nessuno ha pagato, non c’è alcun poliziotto indagato. La vita di una donna, anziana e per dipiù d’origine straniera, evidentemente vale meno di nulla per la giustizia nel paese della “Libertè, Egalité et Fraternitè”.

La scorsa settimana, però, dei giornalisti, di quelli veri, di quelli che inchiodano chi è al potere, non di quelli, insomma, che fanno dei “copia ed incolla” dei comunicati stampa dei potenti, ha pubblicato un’inchiesta che inchioda la polizia alle proprie responsabilità. Inchioda, non solo lo sconosciuto agente direttamente colpevole dell’omicidio, ma lo stesso impiego di queste arme da guerra nella gestione cosiddetto “ordine pubblico”.

Il giornale Disclose: il ministro Castaner ha detto il falso

Il giornale d’inchiesta parigino Disclose [2], non si limita a ricordare come l’allora ministro dell’interno francese Christophe Castaner ebbe a dichiarare come “falso” il coinvolgimento delle forze dell’ordine nell’omicidio della donna. Disclose, infatti, pubblica anche il rapporto balistico integrale ed altresì una propria ricostruzione con l’aiuto della modellazione 3D e delle immagini di alcune telecamere di sorveglianza che inquadravano il luogo dell’accadimento.

Il rapporto balistico dell’inchiesta conferma come « l’arma è stata usata secondo le raccomandazioni e le procedure per l’uso nelle forze di polizia nazionali ». Non si spiega, però, di certo, perché l’agente puntò l’arma verso quell’immobile e quella finestra. Il rapporto accusa l’oscurità e la fatalità …

Non è certo la prima volta che la polizia francese, per errore, colpisce degli innocenti : basta ricordare, lo scorso aprile, il colpo di LBD vagante” che fratturò il cranio e gettò in coma una bambina di cinque anni a Chanteloup-les-Vignes, che raccontai in “Parigi: Violano confinamento, polizia spara e colpisce in testa bambina 5 anni” [3].

Dall’Algeria: il colpo verso Zineb fu un’azione volontaria dell’agente

Diversa la posizione della famiglia della vittima, illustrata dal giornale algerino TSA-Algerie [4].

« La contro-perizia indipendente [di Disclose, NdR] dimostra chiaramente che si è trattato di un’azione volontaria da parte del CRS. Per noi, Zineb è stata presa di mira dal poliziotto perché questi credeva che lei stesse filmando la violenza della polizia », sostiene Yassine Bouzrou, avvocato dei familiari.

Quale sia la verità del caso specifico, oltre ad essere grave non conoscere il nominativo dell’agente colpevole dello sparo, appare scandaloso come in un paese civile e democratico si possano usare legittimamente tali armi contro i cittadini.

Le disposizioni governative che consentono l’uso di armi adatte più ad una guerra che al contenimento di manifestanti più o meno violenti suggerisce che la volontà del governo sia tutt’altro che quella di difendere i cittadini ma di combatterli fino alle estreme conseguenze.

Fonti & Note:

[1] Wikiedia : CRS è l’acronomo di “Compagnies républicaines de sécurité”, un corpo speciale della polizia francese che dispone, d’ordinanza, di fucili d’assalto ( Ruger AC-556 AMD, HK G36 KP2 ), di fucile di precisione Tikka T3, nonché di lancia granate, dell’arma sub-letale LBD che spara proiettili di gomma, e, infine, di pistola Sig-Sauer SP 2022.

[2] Discose, 30 novembre 2020. “Mort de Zineb Redouane : les preuves qui accusent la police”.

[3] Fronteampio, 24 aprile 2020.

Foto: Piqsels

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità