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Stampa estera e fiducia a Berlusconi: non l’hanno presa tanto bene

 

Ma dico, nel mondo, come l'hanno presa la fiducia a Silvio Berlusconi? Come hanno preso questa ennesima riconferma? No, siccome il nostro Presidente del Consiglio continua a dire che è uno dei leader "più influenti e considerati nei vertici mondiali", che agli ultimi summit i grandi del mondo facevano la fila per farsi fotografare con lui, siccome dice di essere stato lui a ridare "prestigio ed autorevolezza all'Italia in sede internazionale", siccome i Ministri del Governo Italiano dicono che noi il Finansial Tamms non lo sappiamo leggere, beh, ecco, non ci resta che guardare le figure. Per osservarla con i nostri occhi questa autorevolezza.


Partiamo dalla stampa economica. Quella seria. Financial TimesBisogna"porre fine" all'era Berlusconi. Sotto "la sua leadership l’Italia è crollata in tutti gli indici economici e di libertà economica ... Berlusconi non è solo imbarazzante per il suo paese, è anche un peso ... Delle abitudini è difficile liberarsi, ma Berlusconi per l’italia è diventato un’abitudine troppo costosa". Il Paese ha retto, ma il suo è un fallimento politico ed economico. "Solo in camera da letto potrebbe fare meno danni", aveva scritto alcuni giorni prima il quotidiano britannico.


Ma ecco l'Economist, altro mostro sacro del giornalismo internazionale. Il Cavaliere è un leader "aggrappato", appeso - e guardate come - l'Economist loscrive chiaramente, "la farsa deve finire", "ogni nuovo scandalo indebolisce l’autorità del premier e lo mette in ridicolo (insieme a tutto il paese) ... oggi rimane solo un Casanova avanti negli anni che resta aggrappato al potere".


Il Guardian, a poche ore dal voto del 14, s'era chiesto: "In quale paese un leader sopravviverebbe a un voto di sfiducia dopo essere stato accusato di accordi con la Russia su questioni energetiche, legami con Cosa Nostra, acquisto di voti in parlamento, abuso di potere per far rilasciare una giovane coinvolta in giochi erotici chiamati bunga bunga? E tutto in soli due mesi?". Beh, la risposta c'è stata, forte e chiara.

 

"La cosa imbarazzante è che dopo essere stato al centro della vita politica del paese per 16 anni, Berlusconi occupa tanto spazio che è difficile immaginare un futuro senza di lui", scrive The Independent. Ma non ce la fanno, non riescono a concentrarsi, commentano sì la mancata sfiducia, ma la tentazione di ripubblicare in continuazione le tonnellate di gaffe papali si fa troppo forte. A rimorchio pure The Telegraphvagonate di figure di merda. Dall'altra parte della manica, o meglio, delle Alpi, non ce la fanno a prenderlo seriamente.


Beh vabbè, magari in Germania, lì sono più seri. Macché. Pizza e scandali sessuali, per farla breve. Il Bild pubblica raffiche di fiamme berlusconiane, mentre lo Spiegel va sui grandi classici: "Mafia, Korruption, und Wilde Parties".

 

 
El Pais ci va giù meno pesante del solito. "Berlusconi evita il crollo immediato del suo debole governo, ma non fa che prolungare la sua agonia politica". Ecco la foto di pagina 2.

 

Ma gli Usa? Per il New York Times Berlusconi ha fallito ed il suo è un "fallimento personale", è un "leader screditato", e questa "non è una situazione che l'italia può tollerare a lungo. Servono, e servono con urgenza, nuovi leader, nuove elezioni e uno stile di governo più onesto". Ma il capolavoro si concretizza con quelli di Time. La fiducia dell'altro giorno diventa un ottimo pretesto per mostrare ai lettori di tutto il mondo le basi, le fondamenta della politica italiana.


No, è questo il capolavoro. Non solo Zuckenberg, eletto "uomo dell'anno" da Time, il grande magazine americano ha voluto celebrare in qualche modo anche il nostro Leader. "Bunga Bunga" - ebbene sì - è entrata nelle "Top 10 Buzzwords" del 2010. E' bello essere autorevoli.

 

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