Sopravvissuto alla strage di Aurora gira spot contro il possesso di armi in USA - VIDEO

L’iniziativa della Mayors Against Illegal Guns - associazione composta sa oltre 600 sindaci, tra cui quello di New York Michael Bloomberg - è volta a sensibilizzare la popolazione sul possesso indiscriminato di armi da fuoco. Il protagonista dello spot è Stephen Barton, 22 anni, il 22 luglio scorso c’era anche lui nel cinema di Aurora, alla prima di The Dark Knigh Rises, in cui fece irruzione James Eagan Holmes uccidendo 12 persone e ferendone altre 58. Barton fu colpito di striscio al collo e al volto: un miracolato.

La notizia fece il giro del mondo in poco tempo colpendo l’opinione pubblica di diversi stati e scatenando la rabbia degli attivisti americani contro il possesso di armi, da sempre in lotta contro il discusso Secondo Emendamento che da un lato garantisce ai cittadini il diritto di possedere e imbracciare armi da fuoco per garantire uno Stato libero, dall’altro, però, il dovere da parte delle istituzioni di garantire l’ordine e proteggere i cittadini.

La location del video è proprio una sala cinematografica, Stephen è seduto in poltrona nella sala vuota, il messaggio è chiaro: “Quando guarderete i dibattiti presidenziali, chiedetevi: chi ha un piano per fermare la violenza legata alle armi da fuoco?”. Il video è studiato ad hoc per le prossime elezioni politiche, periodo in cui i politici sono, o almeno sembrano, più interessati alle richieste dei cittadini.

Quello delle armi in America è un problema serio, la previsione proposta è sconcertante, infatti, se la media nazionale dovesse rimanere stabile, nei prossimi 4 anni, durata del mandato presidenziale, ci saranno altre 48.000 vittime da arma da fuoco, migliaia di individui non fortunati come Barton.

 (AP Photo/Robert Ray)