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Solo "giovani" alla guida di Mediobanca

Nel corso di diverse riunioni del patto di sindacato e del consiglio di amministrazione di Mediobanca, i grandi soci della più importante banca d’affari italiana hanno introdotto importanti novità relativamente alla sua gestione. Maggiore autonomia al management, introduzione dei limiti di età per il consiglio di amministrazione e per i vertici, organi più snelli e ampio spazio ai consiglieri indipendenti. Le conseguenti modifiche statutarie dovranno essere approvate in occasione dell’assemblea straordinaria che si terrà il prossimo 28 ottobre.

Mi soffermo solo su una di queste novità, forse quella che i mass media tradizionali hanno un po’ sottovalutato, ma che, a mio avviso, è altrettanto importante rispetto alle altre. Mi riferisco all’introduzione dei limiti di età per gli amministratori. Si tratta dell’introduzione dei limiti di età per i consiglieri (75 anni), il presidente (70 anni) e per l'amministratore delegato e il direttore generale (65 anni). E’ la prima volta che dei limiti di età vengono previsti, in Italia, per una società quotata in borsa. Forse quei limiti di età sono un po’ troppo elevati. Ma per il sistema bancario e finanziario italiano che, come del resto quello politico, è spesso contraddistinto da una gerontocrazia che, difficilmente, si riesce a scalfire, la novità è comunque interessante.

Si consideri che se fossero stati previsti limiti simili per le Generali, l’ultra ottuagenario Antoine Bernheim che per tanti anni ha “governato” la società assicuratrice triestina, nonostante la sua età, non avrebbe potuto farlo. Peraltro Bernheim è ancora consigliere di Mediobanca e dovrà quindi abbandonare l’incarico. Occorre poi considerare che per Mediobanca la nuova norma costituisce una vera e propria “rivoluzione”. E’ sufficiente rilevare che con il nuovo statuto anche il fondatore della banca, Enrico Cuccia, avrebbe dovuto farsi da parte ben prima di quanto in realtà avvenuto: fino a 75 anni era infatti ancora direttore generale e amministratore delegato, e ha lasciato la presidenza effettiva per diventare presidente onorario solo a 80 anni ormai compiuti.

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