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Sicurezza nelle scuole attraverso l’elaborazione della S.A.S.

Propongo in questo articolo una scheda detta S.A.S che può indicare lo stato strutturale ed organizzativo di un istituto scolastico. Questa scheda è ricavata da rielaborazioni di alcuni studenti  ( dai 16 ai 18 anni) che hanno frequentato alcune mie lezioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

A questa scheda S.A.S. si risponde SI o NO ad ogni domanda proposta giustificando la risposta con un breve commento, ed attraverso un semplice algoritmo matematico sul punteggio grezzo ottenuto, si è consigliati o no a fare un ricorso nelle sedi competenti nel caso di una situazione strutturale irreparabile, oppure collaborare con il dirigente scolastico per trovare le soluzioni più opportune atte a sanare i difetti riscontrati.

 

Lo scheda S.A.S. proposta si compone di 36 domande:

  1. La scuola assume regole comportamentali per gli studenti.
  2. Esistono locali idonei per le assemblee studentesche.
  3. Esiste l’elenco dettagliato dei lavoratori che fanno uso dei laboratori a) è riportato il numero b) è riportata la qualifica c) è riportato il profilo professionale.
  4. Tutti i lavoratori ricevono un’informazione e formazione sufficiente ed adeguata.
  5. Esistono manuali d’istruzioni per l’uso d’apparecchi e macchine di recente acquisto.
  6. Esistono manuali d’uso e manutenzione per macchine acquistate prima del 1994.
  7. Esiste un registro degli infortuni.
  8. Esiste un piano d’emergenza.
  9. E’ prevista una sorveglianza preventiva o periodica dei lavoratori.
  10. Nei lavori affidati in appalto da parte della scuola il committente fornisce agli appaltatori, e viceversa, informazioni riguardanti i rischi esistenti nell’ambiente di lavoro.
  11. Sono presenti le indicazioni sulle vie d’emergenza.
  12. Viene fatta la manutenzione e revisione regolare degli estintori.
  13. L’impianto elettrico è carente.
  14. La segnaletica di sicurezza è presente.
  15. Esistono documenti sulla valutazione del rumore.
  16. Il personale ausiliario nelle movimentazioni dei carichi usa opportuni carrelli.
  17. La reazione naturale nei locali della scuola rispetta la normativa di legge.
  18. Nei locali della scuola è garantito un adeguato livello d’illuminazione naturale.
  19. Esiste un’illuminazione d’emergenza per garantire una corretta evacuazione.
  20. Nell’uso dei videoterminali si rivelano fastidiosi riflessi.
  21. Si riscontrano problemi nell’uso del gesso o dei pennarelli da lavagna.
  22. L’arredamento è previsto di forme e dimensione adeguati agli studenti.
  23. Hai vissuto momenti di stress dovuti: a) quantità di lavoro eccessiva b) tempo insufficiente per portare a termine il proprio lavoro c) mancanza di chiarezza sul lavoro da svolgere d) impossibilità di esprimere lamentele e) impossibilità di esprimere capacità personali.
  24. Hai assistito a fenomeni di mobbing.
  25. L’altezza delle aule è inferiore ai 3 metri.
  26. Le porte sono dimensionate secondo l’art. 33 della 626/94.
  27. Nella scuola esistono spazi attrezzati per attività sportive.
  28. Sono presenti locali per i servizi igienici in ogni piano ed in ogni corridoio dell’istituto.
  29. Le larghezze e la pavimentazione dei corridoi sono adeguati.
  30. Esistono soppalchi posti sopra aule o laboratori.
  31. Esistono barriere architettoniche.
  32. Nei laboratori elettrici sono stati predisposti tappetini isolanti.
  33. L’atrio è opportunamente dimensionato.
  34. Il personale ausiliario esercita un’attenta vigilanza: a) nei corridoi b) all’ingresso c) all’uscita d) durante le ore di lezione 
  35. Nei viaggi d’istruzione, visite guidate, stage aziendali: a) il numero degli accompagnatori è sempre adeguato b) nell’uso dei mezzi di trasporto sono rispettate le comuni norme di prudenza e buon senso.
  36. La scuola è in possesso della certificazione di agibilità statica

 

Le 36 domande che compongono la S.A.S. sono divise in due parti fondamentali: la prima in quelle che si riferiscono allo stato organizzativo sulla sicurezza, la seconda in quelle riguardanti lo stato strutturale dell’edificio che ospita le attività scolastiche. Nel nostro caso sono 28 per le prime e 8 per le seconde.
 

Per la precisione i punti 13,25,26,29,30.33.34.36 sono riferiti allo stato strutturale della scuola.

Riporto di seguito alcune notizie sullo stato degli edifici scolastici che si possono riscontrare in molteplici articoli sulle riviste specializzate in sicurezza nei luoghi di lavoro ed in particolare nelle scuole.

Nelle scuole, come detto al punto 36, il certificato di agibilità statica e quello di agibilità igienico-sanitaria è disponibile al di sotto del 40% dei casi, mentre quello di prevenzione incendi si riscontra in una percentuale ancora minore. Ricordo che la mancanza di agibilità statica comporta l’assenza della documentazione comprovante l’esecuzione di un collaudo statico dell’edificio.
 

Analizzando le carenze strutturali, possiamo dire che gran parte degli edifici scolastici italiani sono stati costruiti negli anni ’60 quindi, oltre ad essere vecchi, risentono dell’uso di materiali e di criteri edili inadeguati che provocano la preoccupante diffusione dei cedimenti di solai o di controsoffitti con grave rischio per i lavoratori; migliaia di edifici scolastici insistono in zone a rischio sismico, quindi devono sottostare alla rigorosa normativa antisismica; i comuni e le provincie a secondo del grado d’istruzione delle scuole hanno il compito di pianificare la manutenzione ordinaria degli edifici.
 

Spesso questa manutenzione è inadeguata ed approssimativa per i seguenti motivi:

1) mancanza di fondi necessari 2) sottostima dell’effettivo bisogno di adeguamenti strutturali degli edifici.

 Per quanto riguarda l’organizzazione scolastica finalizzata alla sicurezza dei lavoratori si può dire che la segnaletica è spesso insufficiente: diverse scuole non hanno la piantina con i percorsi di evacuazione e in molti casi le uscite di emergenza non sono segnalate. Negli istituti che hanno laboratori tecnologici è alta la percentuale di quelli che non hanno cartelli informativi sulle precauzioni da seguire e non possiede armadi chiusi per riporre sostanze e attrezzature pericolose. La formazione del personale è carente: entrando nel dettaglio, alcune scuole non attuano corsi sulla sicurezza del lavoro, non fanno le prove di evacuazione, non fanno corsi di primo soccorso né di prevenzione incendi e addirittura molte non hanno svolto alcun corso sulla sicurezza elettrica.
 

Quanto detto si riferisce ad una cronica carenza dell’organizzazione scolastica di cui il dirigente scolastico è responsabile.

Le statistiche rispetto agli incidenti sul lavoro nelle scuole sono preoccupanti. Negli ultimi anni sono stati denunciati all’INAIL un gran numero d’incidenti al personale di cui la maggior parte agli studenti. Nelle scuole monitorate, i responsabili del servizio di prevenzione e protezione hanno segnalato molti incidenti, con richieste d’intervento del 118 e in alcuni casi, quelli più gravi, è stato disposto il trasferimento in ospedale.

Ultimamente con l’approvazione del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 attuativo dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - Supplemento Ordinario n. 101 del 30 aprile 2008) è entrato definitivamente in vigore il nuovo Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro.

Il legislatore ha inteso così disciplinare in maniera unitaria le prescrizioni vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro e quindi anche nelle scuole, raccogliendole in un unico testo normativo composto da oltre 300 articoli, suddivisi in tredici titoli, cui si aggiungono 51 allegati contenenti regole tecniche e di dettaglio. In particolare, la riforma ridefinisce integralmente la disciplina normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Solo partendo dalla scuola e agendo sugli allievi che saranno i futuri lavoratori o datori di lavoro, si potrà ottenere quella cultura della sicurezza sul lavoro necessaria per abbattere significativamente gli infortuni che permangono ancora a livelli inaccettabili nel nostro Paese.

Termino dicendo che ogni scheda S.A.S. elaborata può essere utile nel raggiungimento dell’obiettivo della sicurezza nei luoghi di lavoro, ed in ogni modo, divulgare contenuti sulla sicurezza contribuisce a creare una cultura di settore fondamentale per tutti i lavoratori.

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