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Sanremo 2009, vince Marco Carta con "La forza mia"

Alle 0.40 esatte Paolo Bonolis proclama vincitore assoluto della 59° edizione del Festval di Sanremo, Marco Carta con il brano "La forza mia". Il cantante si era affermato solo pochi mesi prima trionfando nel reality "Amici" presentato e creato proprio da Maria De Filippi che nella serata affiancava Bonolis nella conduzione. Seguiva un successo, anche in termini di vendite, soprattutto presso il pubblico più giovane. Ora arriva la consacrazione sanremese che lo fa entrare in maniera indelebile nell’ albo d’oro della manifestazione. Secondi a pari merito arrivano Povia con "Luca era gay" e Sal Da Vinci con "Non riesco a farti innamorare"

Con la vittoria di Carta si chiude un’edizione davvero ben realizzata del Festival della canzone italiana. Paolo Bonolis ha centrato in pieno l’obiettivo di rivitalizzare la manifestazione che, dopo la crisi di ascolto delle ultime edizioni, pareva vicina al collasso. Tante le cose che resteranno nella storia di questa edizione e del festival in generale: dalla strepitosa performance del premio Oscar Roberto Benigni della prima serata alla presenza di modelli internazionali sul palco, dalla sigla cantata dalla grande Mina, fino alla co-conduzione, nella serata finale, di una esponente di punta della tv concorrente, Maria De Filippi, all’esordio assoluto su una rete Rai.

Carta, ha sicuramente preso il voto dell’ ampio pubblico giovane che lo segue sin dai suoi recenti esordi. Ed una sua vittoria era certamente ben vista anche dagli organizzatori per legare il festival, storicamente considerata manifestazione per "vecchi", ad un personaggio amato dai ragazzi. Curioso che a guidare l’ orchestra per le esibizioni di Marco Carta sia la stessa giovane direttrice, Federica Fornabaio, che era abbinata anche alla trionfatrice dei giovani Arisa. Piazza d’onore per il Povia delle polemiche, che ha dato vita in tutte le sere una interpretazione davvero vissuta della sua "Luca era gay", affiancato dalla brava ed intensa Monia Russo. E per Sal Da Vinci che, arrivato alla finale solo tramite il ripescaggio, ha conquistato a sorpresa un posto tra i primi tre, godendo di ampi consensi presso il pubblico dei neomelodici.

Chiudo col mio punto di vista. La canzone vincitrice non mi è sembrata convincente sin dal primo ascolto ed il giudizio non è mutato nel corso delle 5 sere. Il pezzo è fiacco, con testo e musica davvero poco originali. Auguro in ogni modo a Marco Carta che la vittoria sanremese gli serva per consolidare la sua carriera e che il suo nome nell’ albo d’oro non finisca accanto a quelli a cui il festival non ha portato certo bene. Venendo agli esclusi dal lotto dei tre finalisti un cenno particolare merita Francesco Renga. La sua "Uomo senza età" aveva tutte le caratteristiche per puntare alla vittoria: bella melodia, bella interpretazione, citazione dotta; credo lo abbia danneggiato l’aver già vinto il precedente festival con Bonolis presentatore, se avesse rivinto, pur meritandolo, tanti avrebbero polemizzato sulla "casualità".

Commenti all'articolo

  • Di Kem (---.---.---.130) 22 febbraio 2009 13:27

    cmq si sapeva già ke carta vinceva visto ke era venuta anke de filippi! per me la sua vittoria è truccata!

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.24) 22 febbraio 2009 17:44

    In generale non sono un’assidua telespettatrice di Sanremo che è piu’ in fenomeno mediatico che non una gara seria tra cantanti.In ogni caso devo dire che ho apprezzato molto la vincitrice delle giovani proposte Arisa,come anche Simona Molinari.L’ultima serata ,quella dei big ,è stata forse ,come lista degli sfidanti la piu’ fiacca di tutte e in generale che abbia vinto Marco Carta mi fa piacere (rispetto ad Albano o Povia e agli altri)anche perchè quest’estate in Sardegna l’ho ascoltato dal vivo e ha davvero una voce che merita al di là della pronuncia pietosa e della canzone che francamente non è per niente interessante (e che secondo me non sara proficua di vendite).Detto ciò spero solo che a Marco non porti sfiga l’aver vinto il festival per quanto riguarda la sua carriera futura.
    Saluti

    • Di stefania (---.---.---.9) 22 febbraio 2009 18:47

      .....quella di Marco Carta non è "pronuncia", puoi averla pietosa quando pronunci una lingua non tua....il suo è accento, o cadenza che dirsi voglia!!! Suppongo sia fisiologico avere quello della terra in cui sei nato e cresciuto!!!!

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.24) 22 febbraio 2009 20:17

    Stefania,
    non volevo offendere nessuno usando quell’aggettivo :la pronuncia è "pietosa"nel momento in cui MArco Carta fa di mestiere il cantante e come tale deve crucciarsi di avere una pronuncia perfettamente italiana (come gli attori del resto)quando canta canzoni in italiano (e non sarde ).L’accento come dici tu è un aiuto fortissimo nel caso si cantino canzoni della propria terra,ma anche se si cantasse in turco si dovrebbe farlo con la giusta pronuncia.Tra l’atro come ho già detto Marco mi piace tantissimo come timbro, e mi sembra anche una persona intelligente,per cui lungi da me volergli male.Spero di aver chiarito.
    saluti

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.24) 22 febbraio 2009 20:23

    Ps:nel commento mi ero fissata con la parola "pronuncia" volevo dire "dizione":)pardon

  • Di luca (---.---.---.236) 23 febbraio 2009 14:13
    mah, giusto dare spazio ai giovani, ma premiare un interprete mediocre solo perchè piace alle dodicenni mi pare un po’ eccessivo. ci sono giovani cantautori in Italia che meriterebbero molto di più, vedi per esempio [url=http://www.myspace.com/enricobicchi]Enrico Bicchi[/url]: almeno c’è la dimostrazione che il mercato musicale italiano offre qualcosa di meglio di Marco Carta...

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