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S. Valentino: l’amore ai tempi di Facebook

 

Quando 3 anni fa Rupert Murdoch, per gli amici "lo Squalo", sborsò 580 milioni di dollari, sembrava l’affare del secolo.

 
Myspace fu fondato a Berkeley da Tom Anderson nel 1998.

 
Nel 2005, quando Murdoch comprò Myspace, poteva contare su un’audience di circa 27 milioni di persone.

 
Appena un anno prima, nel 2004, Mark Zuckerberg, giovane studente di Harvard, aveva inventato con alcuni amici di stanza il sito Facebook, un modo per non perdere i contatti con i vari amici dell’ Università e del Liceo.

 
A giugno del 2008 Facebook ha registrato, secondo Comscore.com, 132 milioni di visitatori sorpassando i 117,5 milioni di Myspace.

 
Se avesse saputo a quei tempi del futuro boom di Facebook , lo Squalo Murdoch avrebbe investito al massimo tra i 50 e i 60 dollari.

 
Questo è il potere della Rete: Mark Zuckerberg, in soli 5 anni, ha spodestato lo Squalo, ed oggi è uno dei giovani più ricchi del mondo, secondo Forbes ha un patrimonio di circa 1 miliardo e mezzo di euro.


 
Lo svedese Ingvar Kamprad da giovane vendeva fiammiferi ai vicini.
Oggi grazie a 250 megastore di IKEA in 37 paesi, è il settimo uomo più ricco del mondo.

 
Attualmente, secondo Forbes, Kamprad ha un patrimonio di 31 miliardi di dollari.

 
Invece Giorgio Armani, il 24 luglio 1975, con un capitale di circa 2.500.000 £, fondò a Milano una casa di moda in Corso Venezia.
 

 
Secondo Forbes, Giorgio Armani oggi può contare su un patrimonio di 5 miliardi di dollari.

 
In Italia Facebook ha un incremento del 961% annuo.

Oggi, San Valentino, è la festa degli Innamorati e, mentre sto scrivendo, una miriade di auguri e di sms staranno impazzando su "Faccialibro": Oggi c’è da essere ottimisti.
 
Già, c’è da essere ottimisti, perchè se ancora non l’avete capito, Facebook è la prova che Internet è in grado di cambiare il mondo.

 
Non so se può migliorarlo, ma di sicuro Internet, potrebbe essere in grado di cambiarlo.
 
Ingvar Kamprad ha fondato Ikea nel 1943, e dopo che ha venduto miliardi di mobili e di cucine, ha impiegato 65 anni per accumulare 31 miliardi di dollari.

 
Giorgio Armani che dal 1975 disegna, taglia e cuce per mezzo mondo, in 33 anni ne ha accumulati 5 di miliardi.


 
Facebook con tutti i suoi vantaggi e svantaggi, conta attualmente oltre 160 milioni di utenti in tutto il mondo, è valutato più di 16 miliardi di dollari ed è in continua crescita.
Facebook esiste solo da cinque anni.

 
Internet ha rivoluzionato il modo di far soldi e di diventare ricchi, e se uno studente universitario di 25 anni ci è riuscito con un mouse, un monitor e una tastiera, perchè non ci potrebbe riuscire chiunque?
 
Gli esperti la definiscono la New Economy, il potere delle idee innovatrici e del web.
 
Prima ho detto che Internet potrebbe cambiare il mondo, ma non so se possa migliorarlo: ovvio che tutto dovrebbe prescindere dalle buone intenzioni dei suoi fruitori.
 
Ma se per un attimo immagino che un Marck Zuckerberg qualsiasi, o un ragazzo qualunque di 25 anni con le sue capacità, una mattina potrebbe svegliarsi, e potrebbe avere la facoltà di investire un miliardo di dollari nella ricerca del vaccino contro l’Aids, o potrebbe decidere di assicurare un panino col prosciutto ed un bicchiere d’acqua al giorno ad ogni bambino africano, se per un attimo immagino tutto questo, mi viene la pelle d’oca.

Quando penso alle potenzialità di Internet, mi verrebbe voglia di incendiare la Tv, la Rai e la Mediaset, con le loro puntate speciali su Eluana, i loro reality, i loro show-business, le loro false lacrime, la loro falsa informazione, i loro falsi giornalisti.

Poi se penso che uso questa scatola nera con questo oblò di vetro solo per appoggiarci la stampante, e tutti un giorno potrebbero arrivare a fare come me, allora spero che un mondo diverso veramente sia possibile, un mondo con più click e meno zapping.

Non ci resta che metterci comodi ed aspettare.
 

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